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Elisabetta Oneto – Sagi Nahor. Grandi occhi
Una mostra di Elisabetta Oneto dedicata ai non vedenti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Elisabetta Oneto non è nuova a progetti artistici in cui vengono
mescolati suoni, pensieri, parole e corpi. Con “Sagi Nahor”, che in
aramaico vuol dire grandi occhi, l’artista compie un ulteriore passo
verso una forma d'arte totale che coinvolge appieno lo spettatore,
rendendolo parte attiva di un percorso in cui l'opera d'arte si frammenta
in sensazioni, attivando tutti i cinque sensi dell'uomo, il tatto,
l'olfatto, l'udito, il gusto e anche la vista. Proprio sulla vista, o
meglio sulla perdita di essa, si concentra l'attenzione di Elisabetta
Oneto dando vita a una mostra per non vedenti, in cui comunque i vedenti
sono invitati a partecipare: un ambiente in cui si susseguono tavole in
braille, scatole tattili, un laboratorio di odori (che richiamano a loro
volta sapori). La sera dell'inaugurazione è prevista una performance di
Valeria Coen, che danzerà, assieme alla piccola figlia Naima, facendo
percepire e immaginare i suoi movimenti, sulla scorta di una musica
particolare, prodotta dalla registrazione dei suoni delle piante.
L’invito a sperimentare i lavori proposti nel percorso è aperto a
tutti:
scoprirete così che le tavole in braille parlano di situazioni vissute
ed
evocate dall'artista, con riferimenti ai colori che spesso associamo,
senza rendercene conto, all'umore della giornata, o all'emozione di un
momento. Già Kandinsky era seguace di idee teosofiche che parlavano di
auree, di colori delle persone, e la nostra lingua ci ha abituati ad
espressioni quali ad esempio: "è stata una giornata nera, sono di umor
nero, etc...". Il colore non è solo un elemento da vedere con gli
occhi, ma una sensazione che ciascuno di noi, vedente o non, può
percepire.
Dalle situazioni descritte in prosa, si passa poi all'haiku, forma
poetica giapponese breve ma incisiva ed altamente evocativa. Le scatole
tattili, così come il laboratorio degli odori, sono basati sul vissuto
personale dell'artista: si tratta di allusioni al mare, alle sensazioni
di calore, affetto, dolcezza, tipiche dell'infanzia.
mescolati suoni, pensieri, parole e corpi. Con “Sagi Nahor”, che in
aramaico vuol dire grandi occhi, l’artista compie un ulteriore passo
verso una forma d'arte totale che coinvolge appieno lo spettatore,
rendendolo parte attiva di un percorso in cui l'opera d'arte si frammenta
in sensazioni, attivando tutti i cinque sensi dell'uomo, il tatto,
l'olfatto, l'udito, il gusto e anche la vista. Proprio sulla vista, o
meglio sulla perdita di essa, si concentra l'attenzione di Elisabetta
Oneto dando vita a una mostra per non vedenti, in cui comunque i vedenti
sono invitati a partecipare: un ambiente in cui si susseguono tavole in
braille, scatole tattili, un laboratorio di odori (che richiamano a loro
volta sapori). La sera dell'inaugurazione è prevista una performance di
Valeria Coen, che danzerà, assieme alla piccola figlia Naima, facendo
percepire e immaginare i suoi movimenti, sulla scorta di una musica
particolare, prodotta dalla registrazione dei suoni delle piante.
L’invito a sperimentare i lavori proposti nel percorso è aperto a
tutti:
scoprirete così che le tavole in braille parlano di situazioni vissute
ed
evocate dall'artista, con riferimenti ai colori che spesso associamo,
senza rendercene conto, all'umore della giornata, o all'emozione di un
momento. Già Kandinsky era seguace di idee teosofiche che parlavano di
auree, di colori delle persone, e la nostra lingua ci ha abituati ad
espressioni quali ad esempio: "è stata una giornata nera, sono di umor
nero, etc...". Il colore non è solo un elemento da vedere con gli
occhi, ma una sensazione che ciascuno di noi, vedente o non, può
percepire.
Dalle situazioni descritte in prosa, si passa poi all'haiku, forma
poetica giapponese breve ma incisiva ed altamente evocativa. Le scatole
tattili, così come il laboratorio degli odori, sono basati sul vissuto
personale dell'artista: si tratta di allusioni al mare, alle sensazioni
di calore, affetto, dolcezza, tipiche dell'infanzia.
18
giugno 2009
Elisabetta Oneto – Sagi Nahor. Grandi occhi
Dal 18 al 28 giugno 2009
arte contemporanea
Location
URBAN CENTER
Monza, Via Filippo Turati, 6, (Milano)
Monza, Via Filippo Turati, 6, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdi ore 10.00 - 18.00 sabato 10-12.30 e 15-18 domenica 14-18
Vernissage
18 Giugno 2009, ore 18
Autore
Curatore