Un Vesuvio scintillante di lapilli luminescenti che non incute timore, ma anzi mette allegria, è il soggetto preferito dell’opera che scaturisce dalla visione artistica di Elvira Satriano e dalla elegante perizia artigianale di Giuliana Trani
Non è solo un ritratto del Vesuvio quello proposto dall’estro creativo di Elvira e Giuliana, ma un’immagine interiore e a sua volta simbolica. Il caro cono fumante troneggia spumeggiante su manufatti e tele, in un alternarsi vorticoso di formati piccoli e grandi, stretti e lunghi o larghi e bassi, su uno sfondo dai colori accesi, che gareggiano con gli ori per brillantezza e teatralità: ecco Napoli così come i Napoletani la percepiscono, in tutte le sue contraddizioni complementari tra loro, odio e amore, sole e sangue, passione e morte, sacro e profano.
Si tratta di una raffigurazione concepita per simboli, così come è naturale nella forma mentis partenopea. Tra i lapilli sparati dal vulcano spunta infatti qualche volta un’immagine di S. Gennaro, oppure un cornetto viene giustapposto alla tela dipinta che, se ha come protagonista l’imprevedibile onnipresente Vesuvio, è comunque contornata da altrettanti co-protagonisti iconici: i pulcinella, le vele a mare, il Castel dell’Ovo sul golfo, ‘o sole…polipi e polipetti, onde e materia.Ognuno di questi simboli ha una valenza doppia, come un Giano Bifronte, con un lato benevolo e l’altro negativo: il sangue, che a volte compare in rivoli accanto al Vesuvio, è espressione della passionalità mediterranea, ma ci ricorda anche le faide camorristiche; il sole che scalda il cuore è lo stesso che acceca la ragione.Il Vesuvio che occhieggia dalle opere di Elvira Satriano e Giuliana Trani mette allegria invece di fare paura: le due artiste oltre al vulcano hanno ritratto la consapevolezza di quanto il bene e il male siano inscindibili ed interdipendenti. Questa filosofia di vita è la fonte della solare, allegra rassegnazione tipica del “tirare a campare“ partenopeo e della capacitò di ridere anche delle proprie disgrazie e gioire della vita, sempre, nonostante tutto.
SIMONA BASSANO DI TUFILLO

IL Vesuvio in testa
Giuliana Trani nasce a Salerno, ma vive da sempre a Napoli; la curiosità per il nuovo e l’amore per la tradizione l’hanno avvicinata nel tempo alle tecniche di manipolazione dei materiali grezzi e dell’utilizzazione del colore. Il perfezionamento presso l’Associazione Lignarius di Roma ha completato l’apprendimento di segreti degli antichi mestieri artigiani.

Elvira Satriano nasce a Napoli dove vive; con assoluta dedizione ha da sempre coltivato l’amore per l’arte e la pittura, scoprendo la capacità di esprimere se stessa attraverso le linee e i colori dei suoi dipinti. Frequenta il laboratorio dell’artista Nando Pisacane che di lei dice: “….la sua espressione pittorica è determinata, concreta, rapida, fotografa la sua idea in modo spregiudicato”

Elvira Satriano e Giuliana Trani da anni lavorano in un proprio laboratorio di artigianato ed hanno esposto in varie mostre a Napoli e a Roma. Le artiste realizzano e personalizzano su richiesta pannelli, paraventi ed oggetti di arredamento perfetti per decorare angoli e pareti con lo stile e il colore che meglio si adattano alle varie esigenze.

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