Domenica 27 novembre alle ore 17.30, presso il Chiostro dell’Abbazia di Valvisciolo (Sermoneta, LT), inaugura la mostra dell’artista tedesco Emanuel Mooner (Monaco, 1975), promossa dall’associazione “minima” a cura di Ilaria Monti, visitabile tutti i giorni ad ingresso gratuito fino a domenica 8 gennaio negli orari di apertura dell’Abbazia.

La mostra si inserisce tra le iniziative della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (EWWR2022) presentando un’installazione e una serie di sculture realizzate tramite l’utilizzo di detriti plastici provenienti dal mare. Il progetto ha una lunga gestazione e racconta una storia segnata dall’incontro tra l’ Italia e la Germania, tra vicende biografiche e riferimenti simbolici, sacri e profani. In particolare, i detriti plastici sono stati raccolti negli anni ’80 a Grosseto dall’artista Kurt Römhild (1946-2021), zio di Emanuel Mooner, che viveva tra Monaco e Grosseto. Gli scarti, raccolti da Römhild e conservati come parte un progetto artistico mai realizzato, vengono rinvenuti a Monaco da Emanuel Mooner, che ne fa una sorta di eredità artistica e familiare proponendosi di riformulare il lavoro incompiuto dello zio. Anche la scelta di un luogo sacro e suggestivo quale l’Abbazia di Valvisciolo è significativa, e rimanda all’infanzia dell’artista trascorsa in un monastero in Germania.

Spiega la curatrice nel testo della mostra «Abluzione (in lingua tedesca “reinwaschung”) è il termine che nella liturgia cattolica e in diverse religioni – tra cui quella giudaica, musulmana, induista - indica un lavaggio rituale a scopo di purificazione spirituale. L’artista Emanuel Mooner, che da anni si interessa all’Arte Ecologica lavorando esclusivamente con materiali di scarto, decontestualizza questa antica azione liturgica come spunto per una riflessione che approda a tematiche legate alla sostenibilità ambientale».

Mentre la Sala Capitolare dell’abbazia ospita una serie di sculture offerte allo sguardo come reliquie dell’Era della plastica, nel pozzo al centro del chiostro l’artista ha progettato un’installazione che si concentra sul tema della crisi idrica e dell’inquinamento dell’ambiente acquatico causato dalle microplastiche, e sull’archetipico del pozzo come emblema di un luogo magico, interiore e inconscio. L’artista ci invita a guardare attraverso l’accumulo di plastica che impedisce di scorgere il fondo del pozzo, per incoraggiare una riflessione condivisa sulle nostre abitudini quotidiane e sulla gestione dei rifiuti.

In occasione dell’inaugurazione, il pubblico potrà degustare vini e prodotti biologici gentilmente offerti dall’Agriturismo La Valle Dell’Usignolo, sponsor tecnico dell’evento.

Durante il periodo della mostra, domenica 11 dicembre 2022 un talk a cura di Elvio Ceci, linguista e poeta, si terrà negli spazi del Museo dell’Abbazia di Valvisciolo per approfondire il tema della sostenibilità ambientale e la riflessione ecologica attraverso una conversazione tra associazionismo locale (Legambiente Latina), ricerca scientifica (Alessandro Cinque, Università di Torvergata) e storia dell’arte (Ilaria Monti).