Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Emanuela Ascari – Habitat
Con questa mostra Emanuela Ascari prosegue un progetto di destrutturazione del
paesaggio, che viene scomposto, prelevato e riconfigurato per dar forma a una riflessione sui processi di trasformazione del territorio e della materia. Un percorso tra gli scarti, un lavoro di selezione e recupero del “rimosso” della città per il quale è necessario un cambiamento dello sguardo e del sentire
Comunicato stampa
Segnala l'evento
EMANUELA ASCARI
Habitat
Inaugurazione domenica 4 dicembre 2011 ore 17.00-19.00
Museo del Patrimonio Industriale – Fornace Galotti
Comune di Bologna
Via della Beverara 123, Bologna
6 dicembre 2011 – 29 gennaio 2012
Testi di Massimo Marchetti e Elena Pirazzoli
L’iniziativa rientra nel quadro de Il Mestiere delle Arti, un progetto triennale di formazione avanzata
sostenuto dal Ministero della Gioventù e dalla Regione Emilia Romagna – Assessorato al Progetto Giovani,
ed attuato dal GA/ER (Associazione Giovani Artisti dell’Emilia Romagna) e dal Comune di Ferrara. Ultima
fase del programma è la realizzazione completa da parte di ciascun allievo-artista di una mostra personale:
dalla concezione espositiva all’allestimento, fino alla comunicazione e gestione dell’evento.
Domenica 4 dicembre inaugura Habitat, mostra personale di Emanuela Ascari, in dialogo con il Museo
del Patrimonio Industriale di Bologna. Come in altri suoi lavori l'artista elabora un progetto a partire dalle
specificità del luogo. Relazionandosi con una ex-fornace di laterizi, sede del museo, l'attenzione è stata
rivolta agli scarti di demolizioni che spesso caratterizzano i paesaggi in via di nuova urbanizzazione. A lato
del museo, attorno al vecchio forno abbandonato del complesso industriale Galotti, si distende un paesaggio
di macerie in attesa, di materia frantumata e senza forma, che diventa risorsa per altre forme possibili del
pensiero e del desiderio. Con questa mostra Emanuela Ascari prosegue un progetto di destrutturazione del
paesaggio, che viene scomposto, prelevato e riconfigurato per dar forma a una riflessione sui processi di
trasformazione del territorio e della materia. Un percorso tra gli scarti, un lavoro di selezione e recupero
del “rimosso” della città per il quale è necessario un cambiamento dello sguardo e del sentire. Dal
ritrovamento nell'area di alcune lapidi memoriali scaturisce inoltre una riflessione su ciò che resta di un
paesaggio umano, residui di una storia che a tratti scompare. Come quella della strage perpetrata dalla banda
della Uno Bianca al campo nomadi, o quella di Massimo Venturi, ragazzo assassinato e rinvenuto in quel
preciso luogo. Un lavoro di rielaborazione di un paesaggio temporaneo, frammentato, fatto di continue
trasformazioni e rimozioni.
Emanuela Ascari si laurea al DAMS, Arti Visive, dell'Università degli Studi di Bologna, e successivamente
consegue il Master Paesaggi Straordinari presso il Politecnico di Milano. Recentemente, ha realizzato
Materia Primaria, mostra personale per “Area Progetto Off”, organizzato dalla Galleria Civica di Modena
e da Giovani d’Arte, presso la Biblioteca Civica Delfini di Modena. Tra le varie partecipazioni a mostre e
progetti collettivi, si ricordano: nel 2011, Green Desire / Desiderio Verde, Associazione Sassetti Cultura,
Quartiere Isola, Milano; Un altro mondo è ancora possibile?, Sala della Dogana, Genova; Cuore di Pietra,
Pianoro (BO); Premio Artivisive San Fedele, Galleria San Fedele, Milano; nel 2010, Premio Mario Razzano,
Benevento; Cesare Viel, Sabrina Torelli, Emanuela Ascari, Casabianca, Zola Predosa (BO); Il Mestiere delle
Arti. Here we are. Il luogo è sempre specifico, PAC Ferrara. Nel 2009 vince il Premio “Iceberg”, sezione
Arte Pubblica, Bologna.
EMANUELA ASCARI
Habitat
Sede Museo del Patrimonio Industriale – Fornace Galotti, Via della Beverara 123, Bologna
Periodo 4 dicembre 2011 – 29 gennaio 2012
Inaugurazione 4 dicembre 2011 ore 17.00-19.00
Orari mar-ven 9.00-13.00, sab 9.00-13.00 | 15.00-18.00, dom 15.00-18.00. Chiuso lunedì.
Ingresso intero euro 4; ridotto euro 2; gratuito ogni primo sabato pomeriggio del mese (ore 15:00-18:00)
Ufficio Stampa Elisa Bianchi – Tel.348/6931944 – mail elisabianchi@ilmestieredellearti.it
Informazioni Museo del Patrimonio Industriale, centralino 051-6356611, museopat@comune.bologna.it,
www.comune.bologna.it/patrimonio-industriale
Habitat
Inaugurazione domenica 4 dicembre 2011 ore 17.00-19.00
Museo del Patrimonio Industriale – Fornace Galotti
Comune di Bologna
Via della Beverara 123, Bologna
6 dicembre 2011 – 29 gennaio 2012
Testi di Massimo Marchetti e Elena Pirazzoli
L’iniziativa rientra nel quadro de Il Mestiere delle Arti, un progetto triennale di formazione avanzata
sostenuto dal Ministero della Gioventù e dalla Regione Emilia Romagna – Assessorato al Progetto Giovani,
ed attuato dal GA/ER (Associazione Giovani Artisti dell’Emilia Romagna) e dal Comune di Ferrara. Ultima
fase del programma è la realizzazione completa da parte di ciascun allievo-artista di una mostra personale:
dalla concezione espositiva all’allestimento, fino alla comunicazione e gestione dell’evento.
Domenica 4 dicembre inaugura Habitat, mostra personale di Emanuela Ascari, in dialogo con il Museo
del Patrimonio Industriale di Bologna. Come in altri suoi lavori l'artista elabora un progetto a partire dalle
specificità del luogo. Relazionandosi con una ex-fornace di laterizi, sede del museo, l'attenzione è stata
rivolta agli scarti di demolizioni che spesso caratterizzano i paesaggi in via di nuova urbanizzazione. A lato
del museo, attorno al vecchio forno abbandonato del complesso industriale Galotti, si distende un paesaggio
di macerie in attesa, di materia frantumata e senza forma, che diventa risorsa per altre forme possibili del
pensiero e del desiderio. Con questa mostra Emanuela Ascari prosegue un progetto di destrutturazione del
paesaggio, che viene scomposto, prelevato e riconfigurato per dar forma a una riflessione sui processi di
trasformazione del territorio e della materia. Un percorso tra gli scarti, un lavoro di selezione e recupero
del “rimosso” della città per il quale è necessario un cambiamento dello sguardo e del sentire. Dal
ritrovamento nell'area di alcune lapidi memoriali scaturisce inoltre una riflessione su ciò che resta di un
paesaggio umano, residui di una storia che a tratti scompare. Come quella della strage perpetrata dalla banda
della Uno Bianca al campo nomadi, o quella di Massimo Venturi, ragazzo assassinato e rinvenuto in quel
preciso luogo. Un lavoro di rielaborazione di un paesaggio temporaneo, frammentato, fatto di continue
trasformazioni e rimozioni.
Emanuela Ascari si laurea al DAMS, Arti Visive, dell'Università degli Studi di Bologna, e successivamente
consegue il Master Paesaggi Straordinari presso il Politecnico di Milano. Recentemente, ha realizzato
Materia Primaria, mostra personale per “Area Progetto Off”, organizzato dalla Galleria Civica di Modena
e da Giovani d’Arte, presso la Biblioteca Civica Delfini di Modena. Tra le varie partecipazioni a mostre e
progetti collettivi, si ricordano: nel 2011, Green Desire / Desiderio Verde, Associazione Sassetti Cultura,
Quartiere Isola, Milano; Un altro mondo è ancora possibile?, Sala della Dogana, Genova; Cuore di Pietra,
Pianoro (BO); Premio Artivisive San Fedele, Galleria San Fedele, Milano; nel 2010, Premio Mario Razzano,
Benevento; Cesare Viel, Sabrina Torelli, Emanuela Ascari, Casabianca, Zola Predosa (BO); Il Mestiere delle
Arti. Here we are. Il luogo è sempre specifico, PAC Ferrara. Nel 2009 vince il Premio “Iceberg”, sezione
Arte Pubblica, Bologna.
EMANUELA ASCARI
Habitat
Sede Museo del Patrimonio Industriale – Fornace Galotti, Via della Beverara 123, Bologna
Periodo 4 dicembre 2011 – 29 gennaio 2012
Inaugurazione 4 dicembre 2011 ore 17.00-19.00
Orari mar-ven 9.00-13.00, sab 9.00-13.00 | 15.00-18.00, dom 15.00-18.00. Chiuso lunedì.
Ingresso intero euro 4; ridotto euro 2; gratuito ogni primo sabato pomeriggio del mese (ore 15:00-18:00)
Ufficio Stampa Elisa Bianchi – Tel.348/6931944 – mail elisabianchi@ilmestieredellearti.it
Informazioni Museo del Patrimonio Industriale, centralino 051-6356611, museopat@comune.bologna.it,
www.comune.bologna.it/patrimonio-industriale
04
dicembre 2011
Emanuela Ascari – Habitat
Dal 04 dicembre 2011 al 29 gennaio 2012
arte contemporanea
Location
MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE – FORNACE GALOTTI
Bologna, Via Della Beverara, 123, (Bologna)
Bologna, Via Della Beverara, 123, (Bologna)
Biglietti
intero euro 4; ridotto euro 2; gratuito ogni primo sabato pomeriggio del mese (ore 15:00-18:00)
Orario di apertura
mar-ven 9.00-13.00, sab 9.00-13.00 | 15.00-18.00, dom 15.00-18.00. Chiuso lunedì
Vernissage
4 Dicembre 2011, ore 17
Autore