L'A.P.S. Artetica propone SCHERZI DI NATURA, esposizione di sculture ed installazioni polimateriche di Emanuela Camacci.
L'esposizione è realizzata all'interno del progetto Amparo Expo, un'iniziativa di Artetica coofinanziata dalla Regione Lazio e sviluppata sul tema dello spazio da vivere e della forma in cui lo spazio d’accoglienza viene vissuto. Per questo Amparo Expo da spazio fisico e promozione a progetti personali di artisti di talento esterni ai circuiti commerciali.

“Corpo come contenitore di vita, corpo come spazio abitato”.
Emanuela Camacci

Per questo progetto l'artista ha affrontato una riflessione sul corpo, rappresentato attraverso impronte e tracce lasciate nello spazio: ciglia, orifizi, lacrime, gocce di diversa origine, ma sempre segni di una presenza viva, di natura umana o vegetale.
Opere che sono espressioni di esperienze fisiche e oniriche, fortemente connotate da umorismo e sensualità, tradotte in immagini che suscitano repulsione, imbarazzo o tenerezza.

Questo progetto è stato realizzato specificatamente per Artetica. Secondo l'artista infatti “il lavoro cambia di significato in relazione al luogo ed allo spazio”.

“Sono rappresentazioni di una natura diversa, degenerante, in metamorfosi. Una natura grottesca, umoristica e bizzarra, talvolta manifestazione esteriore di una deformità spirituale.
Sculture dalle morbide forme, corpi nati diversi, che pulsano di vitalità animale.”
Emanuela Camacci

Emanuela Camacci instaura una relazione simbiotica con la natura sin dalla sua infanzia, un dialogo personale, silenzioso e in continuo divenire, dal quale tra ispirazione. Le sue sculture, dalle forme eleganti e sinuose, nascono dalle tensioni tra i materiali di cui si compongono, pietra, legno, terracotta o alluminio, ma anche ferro e tessuto, e danno vita ad equilibri durevoli o precari.

Emanuela Camacci nasce a Roma nel 1968. Diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma, partecipa a numerose esposizioni, residence per artisti, simposi in Italia e all’estero. Determinante nel suo percorso di ricerca è stata la collaborazione con artisti e professionisti di varie provenienze, tra i quali i maestri scultori Yoshimi Hashimoto, Eileen MacDonagh, Beatrijs Lauwaert, Cynthia Sah e Nicolas Bertoux.