GIOVEDI’ 31 maggio alle 19 si inaugura a Velletri (RM), presso la CASA del CRITICO “Frames” a cura di Silvia Sfrecola Romani. Dopo diversi anni di assenza torna sulla scena Emanuela Carone, un’artista vera, riservata e silenziosa nella vita quanto intensa e forte nel lavoro. Una ventina le opere in mostra, tutte rigorosamente quadrate, un formato molto caro alla Carone, forse perché accentua l’ossessività del racconto, che procede per frames, in una storia senza inizio né fine, tra brandelli di memorie che testimoniano un vissuto lacerato da ferite profonde, mai guarite. Tagli e squarci lacerano le fotografie di Emanuela, strappi grezzi e crudi, che irrompono come fulmini di energia latente a funestare un’esistenza sospesa tra straniamento e solitudine, incomunicabilità ed isolamento. Immagini solo apparentemente lontane, nel tempo e nello spazio, che vacillano sul limite così labile che separa il presente dal ricordo, la realtà dall’immaginazione, il vissuto dal non-ancora o mai vissuto. Su tutto lo sguardo dell’artista, indulgente, simpatetico, di chi in qualche modo cerca quasi di curare le piaghe, ricucire le ferite, colmare i vuoti, rispolverando coraggiosamente l‘album dei ricordi, percorrendo strade abbandonate da tempo, forse per risolvere situazioni lasciate in sospeso, mai affrontate, mai chiarite.