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Emanuela Fiorelli – E-levarsi dal caos
Il filo come segno tridimensionale è il medium con cui Fiorelli esplora lo spazio costruendo architetture che mutano allo sguardo ed indicano la flessibile dinamicità di una costruzione geometricamente definita.
Comunicato stampa
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Il filo come segno tridimensionale è il medium con cui Emanuela Fiorelli esplora lo spazio costruendo architetture che mutano allo sguardo ed indicano la flessibile dinamicità di una costruzione geometricamente definita.
Si tratta di una geometria intuitiva e sensibile attraverso la quale l'artista crea spazi effettivi e relazioni concrete che permettono di vivere i luoghi in maniera inedita e personale.
Le sue opere ed installazioni, in cui predominano evoluzioni di linee e volumi trasparenti, riaprono un dialogo con l'ambiente iniziato ancora da Tatlin e dai fratelli Pevsner proseguito poi, negli anni Cinquanta e Sessanta, con le personalità artistiche attorno ad "Azimuth" e agli Spazialisti a Milano o il gruppo "Zero" di Düsseldorf.
Propia di questi anni è ancora la proclamazione di un'arte allargata che richiede nuove modalità espressive in grado di proiettare le opere nello spazio, richiamando la partecipazione attiva e la curiosità dell'osservatore.
Da queste istanze sembra prendere avvio lo studio dell'artista romana (1970) che, più volte, ha sottolineato l'affinità della sua ricerca con la poetica di Fontana, Bonalumi e Castellani inquanto tende a rendere visibili delle strutture nascoste del reale - di per sé caotico.
E- levarsi dal caos, titolo di questa nuova mostra alla galleria Antonella Cattani, è contemporaneamente una dichiarazione degli obiettivi dell'artista.
Forte di un linguaggio che le appartiene e di una sapiente pratica artistica, elaborata in anni di ricerca, Fiorelli ha lavorato a questo progetto di mostra sul "filo" di una sottile ambiguità tra simmetria e asimmetria.
Per individuare l'ordine sotteso all'apparente disordine l'artista ha utilizzato il filo elastico o di cotone come se fosse un segno in 3 D.
La concitata stesura grafica di ciascuna delle opere in esposizione è sospesa tra tensioni implosive ed esplosive che sembrano registrare un'ansia esistenziale che si allenta solo quando il segno si e-leva dal caos.
La compresenza tra ordine e caos si risolve infine nella funzionalità di una bellezza contemplativa che stimola la mente e l'occhio in una vertigine di percorsi e trame che è anche consonanza di ritmi visivi.
Si tratta di una geometria intuitiva e sensibile attraverso la quale l'artista crea spazi effettivi e relazioni concrete che permettono di vivere i luoghi in maniera inedita e personale.
Le sue opere ed installazioni, in cui predominano evoluzioni di linee e volumi trasparenti, riaprono un dialogo con l'ambiente iniziato ancora da Tatlin e dai fratelli Pevsner proseguito poi, negli anni Cinquanta e Sessanta, con le personalità artistiche attorno ad "Azimuth" e agli Spazialisti a Milano o il gruppo "Zero" di Düsseldorf.
Propia di questi anni è ancora la proclamazione di un'arte allargata che richiede nuove modalità espressive in grado di proiettare le opere nello spazio, richiamando la partecipazione attiva e la curiosità dell'osservatore.
Da queste istanze sembra prendere avvio lo studio dell'artista romana (1970) che, più volte, ha sottolineato l'affinità della sua ricerca con la poetica di Fontana, Bonalumi e Castellani inquanto tende a rendere visibili delle strutture nascoste del reale - di per sé caotico.
E- levarsi dal caos, titolo di questa nuova mostra alla galleria Antonella Cattani, è contemporaneamente una dichiarazione degli obiettivi dell'artista.
Forte di un linguaggio che le appartiene e di una sapiente pratica artistica, elaborata in anni di ricerca, Fiorelli ha lavorato a questo progetto di mostra sul "filo" di una sottile ambiguità tra simmetria e asimmetria.
Per individuare l'ordine sotteso all'apparente disordine l'artista ha utilizzato il filo elastico o di cotone come se fosse un segno in 3 D.
La concitata stesura grafica di ciascuna delle opere in esposizione è sospesa tra tensioni implosive ed esplosive che sembrano registrare un'ansia esistenziale che si allenta solo quando il segno si e-leva dal caos.
La compresenza tra ordine e caos si risolve infine nella funzionalità di una bellezza contemplativa che stimola la mente e l'occhio in una vertigine di percorsi e trame che è anche consonanza di ritmi visivi.
16
settembre 2016
Emanuela Fiorelli – E-levarsi dal caos
Dal 16 settembre al 09 novembre 2016
arte contemporanea
Location
ANTONELLA CATTANI CONTEMPORARY ART
Bolzano, Rosengartenstrasse, 1a, (Bolzano)
Bolzano, Rosengartenstrasse, 1a, (Bolzano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10-12 e 16-19
Vernissage
16 Settembre 2016, ore 18.30
Autore