Da venerdì 4 maggio sarà aperta al pubblico la mostra personale di Emilia Alberganti dal titolo “Viaggio nell’introspezione dell’anima”, al Museo Diocesano di Gubbio. Emilia non è nuova a Gubbio, infatti lo scorso settembre, ha partecipato alla mostra collettiva Mater Mea, e sempre con l’Associazione Culturale La Medusa, porta la sua prima mostra personale in Umbria. “Emilia Alberganti è un rarissimo caso di pittrice accademica che non comprende a pieno la proporzione del suo talento. Spesso ci si trova dinnanzi ad autori molto autoreferenziali, specialmente se comprendono le loro capacità, ecco Emilia con la sua umiltà e a tratti la sua titubanza nel muoversi nel mondo dell’arte contemporanea, crea intorno alle sue opere ancora più mistero e appeal. L’opera di Emilia Alberganti è un unicum, sia per la capacità pittorica, sia per la scelta della resa del chairo-scuro. I volti della sue donne emergono come da un lago nero, in un atmosfera rarefatta e dark del tutto personalistica. L’uso della luce di scorcio, crea volumi in parte bidimensionali, in parte fortemente realistici, con un bilanciamento sapiente di pieni e vuoti, che donano una percezione visiva quasi fotografica, e che incantano ed ammutoliscono lo spettatore. Le atmosfere sono rarefatte, greve, senza luoghi e senza tempo, non si ravvede nulla intorno, sullo scenario non ci sono segni, appigli, logiche diverse da ciò che ci troviamo nettamente disegnato di fronte – sottolinea Elisa Polidori, Presidente dell’Associazione La Medusa, che ha curato il catalogo di mostra - Emilia è in una piena e ricca fase creatrice, dove le nuove esperienze espositive e i viaggi, influenzano l’andamento della sua produzione, questo rende molto interessante seguire il suo percorso creativo, per capire cosa potrà arrivare a produrre, con quale mimesi della verità che la circonda, cosa, dopo la sinuosità del corpo e del volto femminile, l’appassionerà a tal punto da portarla ad una nuova fare produttiva. Ma la sua forza, la sua distinta cifra stilistica resterà legata ai volti di donna, accarezzati nel buio dalla luce bianca, in pose fotografiche così squisitamente moderne, ma così incredibilmente quattrocentesche nelle pose di tre quarti, da mescolare presente e passato in maniera davvero interessante.” La mostra di Emilia Alberganti sarà aperta al pubblico fino al 3 giugni, nei giorni ed orario del Museo Diocesano. Per informazioni contattare la segreteria del Museo allo 0759220904 o scrivere ad info@museogubbio.it