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Emiliano Boga – Il teatro delle origini
Il simbolo è una sedia vuota, una luce al neon e una lavagna che sembra una scenografia. Parte da qui la spirale di un percorso fotografico che, tangendo perifericamente la nostra idea occidentale di teatro, ne centra in pieno l’essenza
Comunicato stampa
Segnala l'evento
BURKINA FASO : IL TEATRO DELLE ORIGINI,
tra fotografia, reportage e musica
Il simbolo è una sedia vuota, una luce al neon e una lavagna che sembra una
scenografia.
Parte da qui la spirale di un percorso fotografico che, tangendo perifericamente la nostra
idea occidentale di teatro, ne centra in pieno l’essenza.
L’effetto è rasserenante perché apre ad una visione che va oltre il teatro di tradizione
ellenica, delineando un profilo di teatro “bambino”: un gioco di suggestioni semplici
legate al corpo, al gesto e alla magica circolarità della parola.
Ma il Teatro delle Origini è anche luogo, e se si tratta di origini e arcane magie, l’Africa è
la “madre” di tutti i luoghi; il BURKINA FASO è uno dei suoi palcoscenici preferiti, è qui
dove Livia Grossi giornalista del Corriere della Sera, ha realizzato il suo reportage nel
dicembre 2010:
“250 compagnie teatrali lavorano in Burkina Faso, il sesto Paese più povero al mondo,
come dire, quando il teatro è un’urgenza non ci sono limiti, solo sfide. Qui gli spettacoli
sono un mezzo d’informazione e formazione sociale. Si parla di aids, emigrazione,
infibulazione, decessi per parto, ma anche di come ci si cura con le erbe. Il teatro è
ovunque, sotto i baobab che proteggono i villaggi, in piazza tra la polvere rossa della
strada, sotto le stelle del teatro più importante della capitale, o tra i panni stesi nella
Casa della Parola, l'antica corte di Sotigui Kouyaté, il griot scelto da Peter Brook per il
suo Mahabarata”.
Da quell’esperienza, alcuni dei più significativi scatti effettuati in quell’occasione dal
fotografo EMILIANO BOGA vengono esposti in una sorta di “preview”, che fa della mostra
un punto di partenza per un viaggio nel teatro che indaga sulla sua funzione sociale e
sulla sua forza comunicativa, al limite tra informazione e giornalismo.
L’inaugurazione de “Il teatro delle origini” sarà accompagnata da una performance,
LIVIA GROSSI leggerà alcuni passaggi del suo reportage, mentre la kora di ABDULLAY
KADAL TRAORE, musicista burkinabé dell'Orchestra di Via Padova, farà da contrappunto
musicale.
Artista: Emiliano Boga, fotografo milanese nato nel 1972, frequenta le scene teatrali, con
le sue “macchine” e i suoi obiettivi, da un paio d’anni.
E in questi ambiti, sia per passione fotografica che per interesse al linguaggio teatrale ha
scattato e lavorato in funzione del teatro e delle sue rappresentazioni, privilegiando attori
e scene.
Ora, sulla scia di un recente viaggio d’interesse culturale in Africa si è trovato di fronte
ad una suggestione che ha fermato sui processori elettronici, insostituibili eredi delle
emulsioni gelatinose. In una logica per lui nuova di reportage fotografico, in questa
sua prima esposizione, ha voluto mettere in mostra alcuni scatti che, dal suo angolo
di visuale, alludono a riflessioni profonde ed attuali sullo stato di questa arte e le sue
ragioni d’essere.
Inaugurazione 18 novembre 2011, ore 22.
Circolo Arci “Artemisia Cicco Simonetta” - via Cicco Simonetta, 16. Ingresso 3 euro, con
tessera Arci.
La mostra sarà allestita fino al 15 dicembre 2011.
Per raggiungerci: Arci Cicco Simonetta (zona Navigli). Tram 14, 2 - Bus 94 - MM verde S.
Agostino, P.ta Genova
INFO
EMILIANO BOGA 334.64.44.144. - posta@emilianoboga.it
LIVIA GROSSI livia.grossi@tiscali.it
DIREZIONE ARTISTICA CICCO SIMONETTA
NADIA MARTIGNONI 349.25.14.051 - nadia.martignoni@fastwebnet.it
tra fotografia, reportage e musica
Il simbolo è una sedia vuota, una luce al neon e una lavagna che sembra una
scenografia.
Parte da qui la spirale di un percorso fotografico che, tangendo perifericamente la nostra
idea occidentale di teatro, ne centra in pieno l’essenza.
L’effetto è rasserenante perché apre ad una visione che va oltre il teatro di tradizione
ellenica, delineando un profilo di teatro “bambino”: un gioco di suggestioni semplici
legate al corpo, al gesto e alla magica circolarità della parola.
Ma il Teatro delle Origini è anche luogo, e se si tratta di origini e arcane magie, l’Africa è
la “madre” di tutti i luoghi; il BURKINA FASO è uno dei suoi palcoscenici preferiti, è qui
dove Livia Grossi giornalista del Corriere della Sera, ha realizzato il suo reportage nel
dicembre 2010:
“250 compagnie teatrali lavorano in Burkina Faso, il sesto Paese più povero al mondo,
come dire, quando il teatro è un’urgenza non ci sono limiti, solo sfide. Qui gli spettacoli
sono un mezzo d’informazione e formazione sociale. Si parla di aids, emigrazione,
infibulazione, decessi per parto, ma anche di come ci si cura con le erbe. Il teatro è
ovunque, sotto i baobab che proteggono i villaggi, in piazza tra la polvere rossa della
strada, sotto le stelle del teatro più importante della capitale, o tra i panni stesi nella
Casa della Parola, l'antica corte di Sotigui Kouyaté, il griot scelto da Peter Brook per il
suo Mahabarata”.
Da quell’esperienza, alcuni dei più significativi scatti effettuati in quell’occasione dal
fotografo EMILIANO BOGA vengono esposti in una sorta di “preview”, che fa della mostra
un punto di partenza per un viaggio nel teatro che indaga sulla sua funzione sociale e
sulla sua forza comunicativa, al limite tra informazione e giornalismo.
L’inaugurazione de “Il teatro delle origini” sarà accompagnata da una performance,
LIVIA GROSSI leggerà alcuni passaggi del suo reportage, mentre la kora di ABDULLAY
KADAL TRAORE, musicista burkinabé dell'Orchestra di Via Padova, farà da contrappunto
musicale.
Artista: Emiliano Boga, fotografo milanese nato nel 1972, frequenta le scene teatrali, con
le sue “macchine” e i suoi obiettivi, da un paio d’anni.
E in questi ambiti, sia per passione fotografica che per interesse al linguaggio teatrale ha
scattato e lavorato in funzione del teatro e delle sue rappresentazioni, privilegiando attori
e scene.
Ora, sulla scia di un recente viaggio d’interesse culturale in Africa si è trovato di fronte
ad una suggestione che ha fermato sui processori elettronici, insostituibili eredi delle
emulsioni gelatinose. In una logica per lui nuova di reportage fotografico, in questa
sua prima esposizione, ha voluto mettere in mostra alcuni scatti che, dal suo angolo
di visuale, alludono a riflessioni profonde ed attuali sullo stato di questa arte e le sue
ragioni d’essere.
Inaugurazione 18 novembre 2011, ore 22.
Circolo Arci “Artemisia Cicco Simonetta” - via Cicco Simonetta, 16. Ingresso 3 euro, con
tessera Arci.
La mostra sarà allestita fino al 15 dicembre 2011.
Per raggiungerci: Arci Cicco Simonetta (zona Navigli). Tram 14, 2 - Bus 94 - MM verde S.
Agostino, P.ta Genova
INFO
EMILIANO BOGA 334.64.44.144. - posta@emilianoboga.it
LIVIA GROSSI livia.grossi@tiscali.it
DIREZIONE ARTISTICA CICCO SIMONETTA
NADIA MARTIGNONI 349.25.14.051 - nadia.martignoni@fastwebnet.it
18
novembre 2011
Emiliano Boga – Il teatro delle origini
Dal 18 novembre al 15 dicembre 2011
fotografia
Location
ARTE ARTEMISIA CICCO SIMONETTA
Milano, Via Cicco Simonetta, 16, (Milano)
Milano, Via Cicco Simonetta, 16, (Milano)
Biglietti
3 euro con tessera Arci
Vernissage
18 Novembre 2011, ore 22
Autore