Rituals è il titolo della collettiva dei due giovani artisti italiani Caterina Nelli (1979) ed Emiliano Maggi (1977).
Le opere di Caterina Nelli ed Emiliano Maggi vengono presentate per inaugurare l'apertura del nuovo spazio, Area 63, scelto da Aurelia Musumeci Greco con Rosa Ciacci.

La mostra apre con una performance di Estasy,progetto musicale di Emiliano Maggi e suo alter ego.
Estasy ridona alla musica la sua origine rituale e liberatoria e lo fa in una zona tracciata: un rombo nero.
Rituals sviluppa una sinergia che annulla la distanza estetica tra le opere: l'aspetto rituale della loro creazione diviene protagonista.
Solo una l’opera che gli artisti hanno realizzato insieme, una “scultura”, come la chiamano entrambi: dei video in cui si intercettano le loro immagini in un amalgama di colori e montaggi visionari.

Caterina Nelli ferma il tempo tra “accumuli” e nelle composizioni fotografiche e nelle opere pittoriche. Nei lavori su tavola la pittura è distesa, trattata, toccata da linee parallele che sembrano ricamate in un processo ritmico trascendente.
I lavori dell'artista durano, si lasciano trascorrere e rimangono fermi.
Il loro "tempo" richiama all'antico, è fine e fisico.

Il tempo di Emiliano Maggi è evocativo, immaginario, surreale.
E’ ed è anche in un altro luogo.
I suoi collage, le fotografie detourné e le sue sculture rappresentano tutti un livello altro.
Le sue opere inquietano ma lo fanno cariche di energia positiva, custodi di memorie.
La loro potenza è la loro forza magica.

In Rituals emergono due linguaggi diversi che vivono tra la materia e l’armonia. Materia e armonia vengono impastate in una sperimentazione molto seducente nelle opere di entrambi gli artisti.
Rituals è melodia, si sviluppa per note diverse, calme o scatenate.



Rosa Ciacci



Si ringrazia Nastro Azzurro