"Nella mostra “Cabbage” curata da Camilla Boemio, verrà esposta l’istallazione inedita “GAM”, realizzata appositamente da Emilio Antinori, giovane industrial designer .

Laureato a Venezia, ha lavorato a Dublino e si è perfezionato a Valencia.

Nel 2008 fonda, con l’arch.Carlo De Mattia, il gruppo DM-A con cui realizza opere che indagano il riuso e l’azione continua e integrata della materia agricola e industriale.

Professionalmente si occupa di progettazione di negozi, corporate identity e grafica editoriale presso la casa editrice Quodlibet.

L’ Installazione “GAM”, termine che deriva dal sanscrito e indica il concetto di “unione”, riflette sulle conseguenze della trasformazione della materia di scarto sull’organismo umano e, più in generale, sulla condizione umana del futuro.

Due gambe imponenti e ataviche, sostenute da piedi dichiaratamente più grandi e diversi tra loro, forse derivanti da una figura biblica-epica, si piantano sulla linea temporale della vita materiale dell’uomo per porre un interrogativo sul suo destino.

Due gambe differenti che rappresentano la parte soggiogata e la parte consapevole di un umano che sta insolubilmente alterando se stesso .

I materiali utilizzati sono tutti materiali derivanti dall’information technology: scarti di tastiere, scocche, radio, telefoni, elettrodomestici che vanno a comporre un installazione di monumentali dimensioni .

Il fil rouge delle opere di Emilio è l’utilizzo, la ri- contestualizzazione e la ricomposizione dei materiali di scarto dell’industria; assimilando l’insegnamento dell’Arte Povera e della Land Art per reinterpretare i suoi concetti con metodiche efficaci e di grande impatto .

Camilla Boemio (www.camillaboemio.com/mnemosyne.html/) è curatrice, critica d’arte contemporanea e blogger (http://aniconics.splinder.com)

Carlo De Mattia (www.carlodemattia.it) lavora per servizi ed aziende mettendo in relazione architettura, industrial design e comunicazione. Svolge attività didattica e di consulenza presso l’Università di Ancona e di Ascoli Piceno.