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Emilio Vedova di/by Georg Baselitz
La mostra pensata da Baselitz presenta due serie di grandi opere su tela di Emilio Vedova (teleri) tutte rigorosamente in bianco e nero, appartenenti ad altrettanti momenti significativi del suo lungo e complesso percorso artistico, gli anni ‘50/’60 e gli anni ‘80.
Comunicato stampa
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La mostra Emilio Vedova di/by Georg Baselitz, in cui il grande artista tedesco cura una sua personale scelta di opere del maestro veneziano, nel centenario della nascita, aprirà al pubblico il prossimo 18 aprile nello spazio della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova al Magazzino del Sale, dove sarà visitabile fino al 3 novembre 2019.
“Sono sempre difficili – scrive il Presidente della Fondazione, Alfredo Bianchini, nel catalogo della mostra – i percorsi che dovrebbero stabilire coincidenze, identità, differenze tra artisti, per cui sarebbe una vana ed inutile esercitazione quella di un confronto fra Vedova e Baselitz. Certo che le figure con la testa in giù, totalmente capovolte, che Baselitz alla fine degli anni Sessanta comincia a dipingere, esprimono sicuramente una visione critica e contestativa della realtà. Manifestano, cioè, una rottura con le convenzioni che investono l’uomo e il suo tempo, quasi si immaginasse una clessidra capovolta in cui i granelli di sabbia, infrangendo la regola della gravità, non scendessero ma salissero invertendo così gli stessi processi esistenziali della vita umana. In fondo Vedova per altre vie e con altri segni critica e contesta con una intensa partecipazione etico-politica i percorsi dell’umanità nella inesausta, irrisolta dialettica tra il bene e il male immortalata negli straordinari cicli dello Scontro di situazioni e delle Immagini del tempo”.
Vedova e Baselitz erano legati da una profonda e duratura amicizia fin dai primi anni Sessanta nella Berlino divisa dal muro, dove Vedova visse per circa due anni e dove realizzò l’Absurdes Berliner Tagebuch ‘64 nel suo grande studio berlinese. Particolarmente vivo è il ricordo dell’omaggio che Baselitz fece alla Biennale di Venezia del 2007 all’amico veneziano subito dopo la sua scomparsa con una serie di opere di straordinaria forza espressiva. Così Baselitz ricorda in una lettera il suo primo incontro con la pittura di Vedova: “Comperai un quadro di Emilio, il Manifesto universale del 1957, da Rudolf Springer, lo comperai come documento, il mio primo sguardo verso ovest, a Berlino quella volta, un quadro astratto, con un suo fondamento (Piranesi) e una sua veemenza, da innamorarcisi.”
Nel centenario della nascita di Vedova la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova è lieta che sia proprio il Maestro tedesco a curare questa esposizione, selezionando alcune opere da lui ritenute particolarmente rappresentative. La mostra pensata da Baselitz presenta due serie di grandi opere su tela di Emilio Vedova (teleri) tutte rigorosamente in bianco e nero, appartenenti ad altrettanti momenti significativi del suo lungo e complesso percorso artistico, gli anni ‘50/’60 e gli anni ‘80.
Nello spazio espositivo del Magazzino del Sale le opere saranno quindi installate, secondo il progetto di Baselitz, su due lunghe pareti frontali. Su quella di destra saranno allestite sei grandi opere quadrate provenienti da quegli anni ottanta che videro il maestro veneziano protagonista con una pittura esplosiva e di grande impatto visivo; su quella di sinistra una serie di opere storiche di fine anni cinquanta e inizio anni sessanta: dallo Scontro di situazioni’59-II-1 realizzato a Palazzo Grassi nel 1959 in occasione della mostra “Vitalità nell’arte” ad alcune opere appartenenti a cicli di quegli anni: ciclo della Protesta (1953), Immagine del tempo (1958), Per la Spagna (1961-1962). Una scelta, quella di Baselitz, che accompagna direttamente nel cuore dell’esperienza artistica di Emilio Vedova, presentando una mostra, “estrema” nella visione e radicale nei contenuti, che collega tra loro due periodi cruciali dell’opera di Vedova, con un intervallo di venti anni, dimostrandone la continua vitalità sperimentale e di ricerca.
Il percorso espositivo sarà significativamente concluso da una grande immagine fotografica di Emilio Vedova e Georg Baselitz ritratti insieme.
Martedì 17 aprile alle ore 12.00, Alfredo Bianchini - Presidente della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova - e Georg Baselitz incontreranno i giornalisti in conferenza stampa.
La vernice per la stampa segue dalle 13.00 alle 16.00.
“Sono sempre difficili – scrive il Presidente della Fondazione, Alfredo Bianchini, nel catalogo della mostra – i percorsi che dovrebbero stabilire coincidenze, identità, differenze tra artisti, per cui sarebbe una vana ed inutile esercitazione quella di un confronto fra Vedova e Baselitz. Certo che le figure con la testa in giù, totalmente capovolte, che Baselitz alla fine degli anni Sessanta comincia a dipingere, esprimono sicuramente una visione critica e contestativa della realtà. Manifestano, cioè, una rottura con le convenzioni che investono l’uomo e il suo tempo, quasi si immaginasse una clessidra capovolta in cui i granelli di sabbia, infrangendo la regola della gravità, non scendessero ma salissero invertendo così gli stessi processi esistenziali della vita umana. In fondo Vedova per altre vie e con altri segni critica e contesta con una intensa partecipazione etico-politica i percorsi dell’umanità nella inesausta, irrisolta dialettica tra il bene e il male immortalata negli straordinari cicli dello Scontro di situazioni e delle Immagini del tempo”.
Vedova e Baselitz erano legati da una profonda e duratura amicizia fin dai primi anni Sessanta nella Berlino divisa dal muro, dove Vedova visse per circa due anni e dove realizzò l’Absurdes Berliner Tagebuch ‘64 nel suo grande studio berlinese. Particolarmente vivo è il ricordo dell’omaggio che Baselitz fece alla Biennale di Venezia del 2007 all’amico veneziano subito dopo la sua scomparsa con una serie di opere di straordinaria forza espressiva. Così Baselitz ricorda in una lettera il suo primo incontro con la pittura di Vedova: “Comperai un quadro di Emilio, il Manifesto universale del 1957, da Rudolf Springer, lo comperai come documento, il mio primo sguardo verso ovest, a Berlino quella volta, un quadro astratto, con un suo fondamento (Piranesi) e una sua veemenza, da innamorarcisi.”
Nel centenario della nascita di Vedova la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova è lieta che sia proprio il Maestro tedesco a curare questa esposizione, selezionando alcune opere da lui ritenute particolarmente rappresentative. La mostra pensata da Baselitz presenta due serie di grandi opere su tela di Emilio Vedova (teleri) tutte rigorosamente in bianco e nero, appartenenti ad altrettanti momenti significativi del suo lungo e complesso percorso artistico, gli anni ‘50/’60 e gli anni ‘80.
Nello spazio espositivo del Magazzino del Sale le opere saranno quindi installate, secondo il progetto di Baselitz, su due lunghe pareti frontali. Su quella di destra saranno allestite sei grandi opere quadrate provenienti da quegli anni ottanta che videro il maestro veneziano protagonista con una pittura esplosiva e di grande impatto visivo; su quella di sinistra una serie di opere storiche di fine anni cinquanta e inizio anni sessanta: dallo Scontro di situazioni’59-II-1 realizzato a Palazzo Grassi nel 1959 in occasione della mostra “Vitalità nell’arte” ad alcune opere appartenenti a cicli di quegli anni: ciclo della Protesta (1953), Immagine del tempo (1958), Per la Spagna (1961-1962). Una scelta, quella di Baselitz, che accompagna direttamente nel cuore dell’esperienza artistica di Emilio Vedova, presentando una mostra, “estrema” nella visione e radicale nei contenuti, che collega tra loro due periodi cruciali dell’opera di Vedova, con un intervallo di venti anni, dimostrandone la continua vitalità sperimentale e di ricerca.
Il percorso espositivo sarà significativamente concluso da una grande immagine fotografica di Emilio Vedova e Georg Baselitz ritratti insieme.
Martedì 17 aprile alle ore 12.00, Alfredo Bianchini - Presidente della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova - e Georg Baselitz incontreranno i giornalisti in conferenza stampa.
La vernice per la stampa segue dalle 13.00 alle 16.00.
17
aprile 2019
Emilio Vedova di/by Georg Baselitz
Dal 17 aprile al 03 novembre 2019
arte moderna e contemporanea
Location
FONDAZIONE EMILIO E ANNABIANCA VEDOVA – MAGAZZINI DEL SALE
Venezia, Dorsoduro, 266, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 266, (Venezia)
Orario di apertura
aperto dal mercoledì alla domenica 10.30 - 18.00
Vernissage
17 Aprile 2019, su invito
Sito web
www.fondazionevedova.org
Autore
Curatore