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Emmanuel Babled – Toys, Element, Unit, Megalit
Con questa mostra Emmanuel Babled, dopo più di dieci anni di esperienza con i maestri vetrai di Murano, conferma la sua dimestichezza con il vetro e, grazie a questa, ne rinnova le forme e i linguaggi. “Toys” è la celebrazione della maniera giocosa e dissacrante nella quale Babled usa un materiale tanto prezioso, fragile e ricco di storia.
Comunicato stampa
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La Fondazione Bevilacqua La Masa presenta, nella sede espositiva di Palazzetto Tito a Venezia e in occasione della prossima Biennale di Architettura, una mostra personale dedicata al designer del vetro Emmanuel Babled (1967), uno dei più ammirati della nuova generazione.
La Fondazione Bevilacqua La Masa intende anche, con questa mostra, farsi interprete delle intenzioni della sua fondatrice: Felicita Bevilacqua La Masa volle infatti valorizzare non solo l'operato dei giovani artisti, ma anche le attività artigianali di maggior spicco a Venezia e coloro che ne sapessero rinnovare il linguaggio.
Le opere in esposizione della nuova serie Toys sono realizzate in esclusiva dalla prestigiosa vetreria VENINI: un'avventura di particolare rilievo per il più noto produttore al mondo di vetri, che ha prodotto con entusiasmo creazioni innovative, rispettose ma anche dispettose nei confronti della tradizione, lontane dal gusto commerciale.
Con questa mostra Emmanuel Babled, dopo più di dieci anni di esperienza con i maestri vetrai di Murano, conferma la sua dimestichezza con il vetro e, grazie a questa, ne rinnova le forme e i linguaggi. "Toys" è la celebrazione della maniera giocosa e dissacrante nella quale Babled usa un materiale tanto prezioso, fragile e ricco di storia. Il designer esplora il limite delle possibilità tecniche del soffiare a mano; dalla fornace, dove lavora con numerosi maestri vetrai al contempo, lascia uscire solo oggetti tecnicamente perfetti; questa perfezione si sposa però a tradimenti continui e voluti della classica idea di vaso, oggetto decorativo, animaletto. La dimensione funzionale e l'aspetto decorativo vengono continuamente sfidate.
Saranno presentate tre linee di oggetti, formalmente e esteticamente molto diverse una dell'altra ma collegate dal desiderio di innestare l'antica pratica del vetro sulle tematiche più vicine al nostro tempo.
La serie denominata Elementi, con il costante riferimento all'atto dell'ibridare e innestare,presenta riferimenti all'evoluzione prepotente della genetica: vene, arterie e organi del corpo sono vasi su cui, oggi, l'uomo può intervenire.
La serie delle Unità presenta un riferimento costante all'architettura, cioè alle strutture non antropomorfe che l'uomo crea per contenere se stesso: anche un edificio è un vaso, una macchina per garantire flussi di presenze, di entrate, di uscite.
La serie dei Megalit mostra l'idea di vaso portata al suo limite dimensionale; questi oggetti di bellezza sensuale o di presenza giocosa sono in realtà una rappresentazione del massimo sforzo, della potenzialità estrema del vetro ma anche, più in generale, del manufatto umano nel suo complesso.
Tutte le opere mostrano una ricerca di bellezza minimale, semplice all'apparenza, ma risultato di un processo complesso. Il loro spingersi oltre le leggi comuni del vetro dimostra una tensione verso l'utopia. Il modernismo come fondamento culturale ed estetico viene continuamente a galla, seppur sotto una luce ironica e dimostrandone ogni fragilità.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo monografico.
La Fondazione Bevilacqua La Masa intende anche, con questa mostra, farsi interprete delle intenzioni della sua fondatrice: Felicita Bevilacqua La Masa volle infatti valorizzare non solo l'operato dei giovani artisti, ma anche le attività artigianali di maggior spicco a Venezia e coloro che ne sapessero rinnovare il linguaggio.
Le opere in esposizione della nuova serie Toys sono realizzate in esclusiva dalla prestigiosa vetreria VENINI: un'avventura di particolare rilievo per il più noto produttore al mondo di vetri, che ha prodotto con entusiasmo creazioni innovative, rispettose ma anche dispettose nei confronti della tradizione, lontane dal gusto commerciale.
Con questa mostra Emmanuel Babled, dopo più di dieci anni di esperienza con i maestri vetrai di Murano, conferma la sua dimestichezza con il vetro e, grazie a questa, ne rinnova le forme e i linguaggi. "Toys" è la celebrazione della maniera giocosa e dissacrante nella quale Babled usa un materiale tanto prezioso, fragile e ricco di storia. Il designer esplora il limite delle possibilità tecniche del soffiare a mano; dalla fornace, dove lavora con numerosi maestri vetrai al contempo, lascia uscire solo oggetti tecnicamente perfetti; questa perfezione si sposa però a tradimenti continui e voluti della classica idea di vaso, oggetto decorativo, animaletto. La dimensione funzionale e l'aspetto decorativo vengono continuamente sfidate.
Saranno presentate tre linee di oggetti, formalmente e esteticamente molto diverse una dell'altra ma collegate dal desiderio di innestare l'antica pratica del vetro sulle tematiche più vicine al nostro tempo.
La serie denominata Elementi, con il costante riferimento all'atto dell'ibridare e innestare,presenta riferimenti all'evoluzione prepotente della genetica: vene, arterie e organi del corpo sono vasi su cui, oggi, l'uomo può intervenire.
La serie delle Unità presenta un riferimento costante all'architettura, cioè alle strutture non antropomorfe che l'uomo crea per contenere se stesso: anche un edificio è un vaso, una macchina per garantire flussi di presenze, di entrate, di uscite.
La serie dei Megalit mostra l'idea di vaso portata al suo limite dimensionale; questi oggetti di bellezza sensuale o di presenza giocosa sono in realtà una rappresentazione del massimo sforzo, della potenzialità estrema del vetro ma anche, più in generale, del manufatto umano nel suo complesso.
Tutte le opere mostrano una ricerca di bellezza minimale, semplice all'apparenza, ma risultato di un processo complesso. Il loro spingersi oltre le leggi comuni del vetro dimostra una tensione verso l'utopia. Il modernismo come fondamento culturale ed estetico viene continuamente a galla, seppur sotto una luce ironica e dimostrandone ogni fragilità.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo monografico.
10
settembre 2004
Emmanuel Babled – Toys, Element, Unit, Megalit
Dal 10 settembre all'otto novembre 2004
design
Location
FONDAZIONE BEVILACQUA LA MASA – PALAZZETTO TITO
Venezia, Dorsoduro, 2826, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 2826, (Venezia)
Biglietti
intero euro 5; ridotto euro 3
Orario di apertura
tutti i giorni, chiuso il martedì. Dalle ore 12.00 alle 18.00
Vernissage
10 Settembre 2004, ore 18.30