Engadaget Legesse, etiope di Addis Abeba, 30enne, vive e lavora da anni
a Berlino.

Si diploma alla scuola d'arte della città natale, specializzandosi in arte
murale. Nel 1997 inizia l' attività espositiva che lo porterà a girare
l'Europa.

Artista eclettico la cui opera si ricollega alla tradizione grafica e scritturale
dell'ortodossia copta, Engadaget sviluppa la sua ricerca artistica in una
direzione plastica anzichè calligrafica.

La mostra che si inaugurerà domenica 26 settembre si concentra soprattutto
sulla sua pittura mettendo in risalto come l'elemento grafico trasferito
su tela possa invadere totalmente il campo come pure fare da sfondo ad
altre
simbologie legate alla tradizione.

La Casella si trova in Umbria, a Ficulle, tra Orvieto e Città della Pieve.
E' un albergo diffuso di campagna con undici casali. Sin dall'inizio della
sua attività ha dimostrato una grande sensibilità nei confronti dell'arte
ospitando mostre, concerti, eventi culturali. Feudo d'arte è un progetto
che ha l'obiettivo di promuovere il territorio attraverso l'organizzazione
e la promozione di mostre d'arte con l'appoggio degli enti locali. Il
progetto
è patrocinato dal comune di Orvieto ed ha ufficialmente preso corpo il
12
aprile scorso con la mostra collettiva che ha visto riunire le opere di
cinque
artisti internazionali; il calendario ha visto poi succedersi le mostre
personali
della scultrice Alessia Angelucci e quella dell'artista Nicola Rotiroti.
La personale dedicata alle opere della pittrice Maria Mirta Gontad - inaugurata
il 27 giugno scorso - ha chiuso idealmente la prima parte del progetto
per
fare spazio alla pausa estiva.

La mostra di Engadege Legesse riapre il calendario degli eventi.

Inaugurazione domenica 26 settembre dalle ore 11,00. Sarà presente l'artista.

A tutti i graditi ospiti verrà offerto un pranzo campagnolo; arte e piatti
della tradizione. Più di un motivo per fuggire dalla città e riscoprire
piccoli
piaceri. I tempi che rallentano, i week end in campagna alla ricerca di
vecchi
oggetti e di prodotti tipici da assaggiare e portare via, per poterli assaporare
con gli amici rimasti in città.