Sarà inaugurata il prossimo sabato 5 dicembre alle ore 15.30 presso la suggestiva Chiesa di Santa Maria dei Laici a Gubbio, la mostra di Enrica Capone dal titolo “Racconti di Materia” a cura di Catia Monacelli. Enrica Capone, nata a Salerno, vive e lavora a Roma. Architetto, inizia l’attività negli anni ’70. La sua ricerca si evolve verso la sperimentazione delle possibilità espressive della materia: impasti di sabbie di quarzo, bianche, di spiagge, di deserti; sabbie di vetro veneziano, lamine di piombo e di rame, fili orditi nella tela. Un mondo plastico-pittorico che rivisita il mito e antiche tecniche. Un uso libero e teso a generare nelle sinergie cromatiche coaguli di emozioni e tracce di sguardi sul mondo. Hanno scritto su di lei: Valeria Arnaldi, Serena Borghesani, Alessandro d’Ercole, Emidio Di Carlo, Stefania Di Carlo, Mara Ferloni, Fausta Gabrielli, Mario Lunetta, Catia Monacelli, Paola Pinna, Lidia Reghini di Pontremoli, Elio Rumma, Giuseppe Selvaggi, Marcello Smarrelli, Francesca Vergari. Nella bella cornice barocca, uno dei monumenti più amati ed apprezzati di Gubbio, la Chiesa conosciuta come Chiesa dei Bianchi, Enrica Capone porterà un’accorata selezione di opere sia informali che figurative, caratterizzate da una forte connotazione materica. Di terra, di fuoco, di acqua e di aria, tutta l’opera di Enrica sembra ispirarsi ai quattro elementi dominanti della natura e ai processi alchemici e di trasformazione che da essi scaturiscono. Le sue opere sono collegate ai momenti ancestrali dell’universo, in cui tutto si muove con veemente energia conquistando nuove forme e nuovi spazi. Il bianco, il giallo ocra e tutti i colori caldi delle terre, cuciti assieme da trame della memoria, conquistano volumi inaspettati e si dilatano grazie al gesto materico che Enrica Capone è in grado di infiggere sulla tela, producendo un’immagine vocata all’infinito e che si irradia sapientemente oltre lo spazio serrato del supporto artistico. A guardare bene, come in uno specchio, ci si trova immersi in orizzonti non troppo lontani dalla nostra quotidianità: è un tramonto, è il mare, è il cielo calmo d’estate, è il profondo di noi stessi. Originale e allo stesso tempo identificativo è, invece, l’inserimento del nome Enrica Capone nell’opera, che come in un mantra, si ripete a stretto ritmo, liberando un’energia che avvolge lo spettatore e lo conduce verso luoghi lontani. Le opere di Enrica Capone saranno presentate al pubblico sabato 5 dicembre alla presenza di Catia Monacelli curatore d’arte e responsabile di area del Polo Museale Diocesano di Gubbio, Mariano Trimagni, Presidente del GAL Alta Umbria, ed Elisa Polidori storico dell’Arte. La mostra “Racconti di Materia” sarà aperta al pubblico con ingresso libero fino al 31 dicembre. Per informazioni contattare la segreteria del Polo Museale Diocesano cittadino al numero 0759220904.