La sezione sarà documentata attraverso la presentazione di una vera e propria “perla rara” dedicata a tutti gli amanti dell’arte del teatro: quasi 60 fotografie (stampate ed in digitale) di Maurizio Buscarino, tra i più grandi fotografi teatrali, dedicate allo spettacolo “Re Nicolò” con le scenografie di Enrico Baj.
Sempre nel Teatro di Via Manzoni, sabato 26 e domenica 27 giugno alle ore 21,30, verrà messo in scena lo spettacolo Viaggio intorno al Mahabharata di Massimo Schuster e Francesco Niccolini interpretato dallo stesso Schuster e con le marionette di Enrico Baj.
Il tutto quale anticipazione della mostra sulle scenografie teatrali di Baj curata sempre da Titivillus Mostre Editoria, che si svolgerà nel 2005 con annesso catalogo.

Il rapporto tra il teatro ed Enrico Baj, un pittore che in tutta la sua vicenda artistica ha cercato di dar corpo e vita ai teatrini dell’uomo, quelli della storia e quelli della politica, praticamente non esite. C’è un’unica vera eccezione, rappresentata dal Re Nicolò di Wedekin, messo in scena nel 1981 dal Teatro Stabile di Genova, con la regia di Egisto Marcucci e attori importanti come Giorgio Albertazzi, Elisabetta Pozzi,Massimo Lopez. Per quello spettacolo Baj realizzò le scene e i costumi,portando avanti un percorso di ricerca che nella sua carriera gli aveva fatto spostare il teatro – con tutto il suo ciarpame e il suo trovarobato – nella pittura, impostando appunto un viaggio inverso: dalla pittura al teatro, con risultati visivamente di grande interesse.Il rapporto tra
Baj e la sua “scenologia” ( che in realtà conta almeno quattordici spettacoli, quasi sempre di marionette) sarà studiato in una grande mostra ospitata l’anno prossimo a Pontedera, ma già da subito sarà possibile incontrare una eccezionale esposizione costituita per la quasi totalità dagli scatti di Maurizio Buscarino, uno dei più importanti fotografi teatrali del mondo, che nel 1981 fu chiamato a documentare lo spettacolo di Genova.Il lavoro di un fotografo è spesso funzionale alla vicenda dello spettacolo, scompare dopo pochi giorni ed è comunque usato al massimo di un libro o in qualche giornale, per questo la mostra acquista importanza, rappresenta infatti un documento straordinario e assolutamente sconosciuto del percorso artistico di Baj, le quasi sessanta fotografie(18 stampate in formato 30x40, il resto proiettate in digitale) escono per la prima volta dagli archivi di Buscarino, che in occasione del Re Nicolò aveva stampato solo alcuni scatti utilizzati dall’ufficio stampa.