La galleria A arte Invernizzi Seragiotto inaugura, sabato 21 marzo 2009 alle ore 18.30, una nuova sede espositiva a Padova con una mostra di Enrico Castellani e François Morellet, due protagonisti indiscussi dell’arte europea della seconda metà del XX secolo.
Questa nuova attività nasce da una collaborazione tra Epicarmo Invernizzi e Mauro Casotto Seragiotto e intende proseguire ciò che la galleria A arte Studio Invernizzi svolge dal 1994 a Milano, dove da sempre propone artisti di diverse generazioni, italiani e stranieri, per creare un dialogo-confronto e fornire un panorama il più possibile articolato sul “contemporaneo” inteso come ciò che già nel presente è anche memoria futura.
L’intesa intellettuale e umana che unisce Enrico Castellani e François Morellet è rivelatrice di una sintonia creativa che si è espressa nelle loro specificità fortemente caratterizzate, in due percorsi paralleli e non sovrapponibili, ma legati dalla forte consapevolezza dell’attività artistica come azione responsabile di conoscenza. Due protagonisti che nel loro lavoro hanno interpretato, e spesso prefigurato, caratteri e aspirazioni dell’età contemporanea, procedendo con rigore e serietà nel rispetto della propria visione.
In mostra verranno presentate opere significative di Enrico Castellani - quattro “Superfici bianche” di cm 150x150 ciascuna, al cui interno la progressione e la rotazione della dinamica visiva e fisica articola la spazialità della parete in una dimensionalità ipotetica, complessa e moltiplicata, per quanti possano essere i punti che la attivano.
Di François Morellet verranno presentate opere di grandi dimensioni delle serie “Décrochage” e “p piquant neonly”, nelle quali l’invito a seguire determinati percorsi della visione, interrotti e contraddetti dalla pulsazione luminosa frammentata, è accompagnato dalla creazione di una situazione di tensione. Lo sguardo viene costantemente spostato dalla percezione dell’insieme alla presenza inaspettata del singolo elemento, dalla geometria regolare e cadenzata della costruzione globale alla imprevedibilità e alla precarietà della esperienza che comporta il viverla dall’interno, l’entrare nell’immagine.
Le opere dei due artisti, proposte in ambienti paralleli che consentono però un dialogo serrato, si ripropongono in questa occasione in tutta la loro attualità, nell’intento di riconfigurare l’esperienza dello spazio secondo coordinate che coniugano la dimensione razionale di una indagine fisica e concreta delle molteplici dimensioni che lo costituiscono, con una volontà di coinvolgimento dell’osservatore che procede, senza soluzione di continuità, dall’esperienza spaziale a quella emotiva, secondo una proporzianalità e una sensibilità autenticamente umane.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue con saggi di Francesca Pola e Federico Sardella accompagnati da un apparato iconografico delle opere in mostra.

CON CORTESE PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE