Enrico Castellani (nato nel 1930) è la figura italiana che più viene associata alla corrente ZERO la quale, rinnovando il linguaggio dell’immagine e della forma, ha considerevolmente contribuito allo sviluppo delle avanguardie europee degli anni ’50 e ’60.
Noto per le sue tele monocromatiche a rilievo, rese dinamiche attraverso l’azione di elementi disturbanti: dei chiodi che, posizionati dietro alla tela distesa sopra una cornice di legno, creano un gioco di luci ed ombre.
La luce diviene così elemento fondamentale del rivelare le tensioni, delle pause e dei ritmi di un rigoroso intreccio geometrico; le superfici, così modulate , formalizzano un nuovo concetto spazialità, con porzioni esemplificative e in sé conchiuse, di un più vasto campo pittorico nel quale il pensiero contemporaneo, non privo di echi illuministi e dell’umanesimo, dà vita a sempre inedite e sensibili soluzioni pittoriche.