Il Rettore dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio in Roma Mons. Agostinho da Costa Borges, sotto l’alto patrocinio di S. E. l’Ambasciatore del Portogallo Presso la Santa Sede Dott. Manuel Tomás Fernandes Pereira ha il piacere di invitare la S.V. all’inaugurazione della mostra di Enrico Franchi e Filippo Vinardi dal titolo “Luce e materia”, che si terrà mercoledì 16 febbraio a partire dalle ore 18.30 presso la Galleria d’Arte dell‘Istituto Portoghese di Sant’Antonio’ in Roma.
La mostra, che sarà aperta al pubblico sino al 27 febbraio, si propone di illustrare, attraverso un suggestivo ed insolito percorso artistico, intellettuale e spirituale, un viaggio tra fotografia e sculture, espressione e sintesi degli ultimi progetti creativi dei due artisti romani.
Le sculture, a cura di Enrico Franchi, sono suddivise in due sezioni. La prima è costituita da pezzi unici di argenteria, realizzati con inserti in metraclitrato. La seconda affronta il tema della salvaguardia ambientale attraverso opere in bronzo che rappresentano da una parte uno studio sulle fabbriche e dall’altra esemplari di animali con mutazioni genetiche, che rientrano nel progetto dal titolo 'Il Pascolo del nuovo millennio’. La singolarità delle opere in mostra e la scelta dell’allestimento, afferma l’artista, “vogliono esprimere una denuncia sociale sulla pericolosità delle sostanze tossiche presenti nell’aria, nell’acqua ed in generale nel cibo di cui si nutrono gli animali e che inevitabilmente ritroviamo ogni giorno sulle nostre tavole”.

Filippo Vinardi firma, invece, le immagini della rassegna fotografica su Bali. Si tratta di un percorso che, ben lontano dalle intenzioni di un reportage classico, ne rappresenta, però, un'ideale quintessenza, l'effimero eppur potente portrait di un popolo elegantissimo e della sua isola.
Bali, o meglio la sua traccia nella nostra immaginazione occidentale, ne emerge come arena perfetta di un continuo e serrato incontro tra grazia e frenesia, tra compostezza e fremito sotterraneo, tra potenza della luce e ineluttabile minaccia della sua stessa ombra.