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Enrico Grasso – Quindiciminuti
È attorno alla definizione del comportamento umano a contatto con la semplificazione banalizzante che il lavoro di Enrico Grasso cerca di far chiarezza. Quindiciminuti fa fuoco sul made in Italy, concetto abusato, identificato nella maggior parte dei casi con cibo e buona cucina
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 3 ottobre a Roma, presso la galleria Evasioni Art Studio, inaugura la mostra personale di Enrico Grasso dal titolo Quindiciminuti, nove tele di medie dimensioni (dai 70x70 ai 90x90 cm), sequenza di piatti tipici e tradizionali, sfilata di “luoghi comuni” che raccontano con algida semplicità la quotidiana aspirazione verso schemi di perfezione irrealizzabili, il costante bisogno di identificazione in rassicuranti modelli preconfezionati e la contraddittoria fuga da condizionamenti soffocanti.
Le opere fanno fuoco sul made in Italy, concetto abusato, distorto e contraffatto, identificato nella maggior parte dei casi con cibo e buona cucina, divulgato a tutte le ore del giorno e della notte attraverso improbabili programmi televisivi, esposizioni, convegni, libri, blog, siti e quant’altro: la pietanza decontestualizzata, splendente ed invitante, di una perfezione estetica ossessiva quanto quella continuamente rincorsa nella estenuante cura del corpo. Cibo da calendario, copertina, più che da mangiare, non funzionale al soddisfacimento dell’appetito o alla naturale nutrizione fisiologica; inodore ed insapore.
È la pubblicità il ramo della creatività che ha fatto più largo uso di convenzioni e preconcetti: per vendere un articolo, per convincere attraverso empatia e persuasione, per manipolare bisogni e consumi; ed è dal linguaggio mediatico che Grasso attinge e trae tutti quegli espedienti in grado di ridurre la complessità, destare attenzione e coinvolgere razionalmente lo spettatore, ma anche l’appeal e l’estetica, nonché l’esortazione finale, che si ribalta da sollecitazione all’acquisto del prodotto in richiesta di identificazione o meno con il prodotto stesso.
Con Quindiciminuti Enrico Grasso ingessa e cristallizza la “grande abbuffata” mediatica, vuole svelare i meccanismi perversi del “dietro le quinte”; palesare il costante plagio nella vita dei consumatori; destrutturare i luoghi comuni che investono la cultura italiana.
Le opere fanno fuoco sul made in Italy, concetto abusato, distorto e contraffatto, identificato nella maggior parte dei casi con cibo e buona cucina, divulgato a tutte le ore del giorno e della notte attraverso improbabili programmi televisivi, esposizioni, convegni, libri, blog, siti e quant’altro: la pietanza decontestualizzata, splendente ed invitante, di una perfezione estetica ossessiva quanto quella continuamente rincorsa nella estenuante cura del corpo. Cibo da calendario, copertina, più che da mangiare, non funzionale al soddisfacimento dell’appetito o alla naturale nutrizione fisiologica; inodore ed insapore.
È la pubblicità il ramo della creatività che ha fatto più largo uso di convenzioni e preconcetti: per vendere un articolo, per convincere attraverso empatia e persuasione, per manipolare bisogni e consumi; ed è dal linguaggio mediatico che Grasso attinge e trae tutti quegli espedienti in grado di ridurre la complessità, destare attenzione e coinvolgere razionalmente lo spettatore, ma anche l’appeal e l’estetica, nonché l’esortazione finale, che si ribalta da sollecitazione all’acquisto del prodotto in richiesta di identificazione o meno con il prodotto stesso.
Con Quindiciminuti Enrico Grasso ingessa e cristallizza la “grande abbuffata” mediatica, vuole svelare i meccanismi perversi del “dietro le quinte”; palesare il costante plagio nella vita dei consumatori; destrutturare i luoghi comuni che investono la cultura italiana.
03
ottobre 2014
Enrico Grasso – Quindiciminuti
Dal 03 al 10 ottobre 2014
arte contemporanea
Location
EVASIONI ART STUDIO
Roma, Via Dei Delfini, 23, (Roma)
Roma, Via Dei Delfini, 23, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 11.00 - 19.00
Vernissage
3 Ottobre 2014, ore 18.30
Autore
Curatore