A volte la vita schizza fuori e va a sbattere su una tela. E si trascina dietro colori e tecnica, fantasia e matematica, ombre e luci. E’ questo che ti viene in mente dopo aver visto le opere di Enrico Visani. E magari dopo averci fatto quattro chiacchiere. Ma andiamo con ordine;
Enrico Visani espone a Napoli a partire dal 14 maggio fino al 4 giugno. E’ ospitato dalla Galleria D’Arte “Le Muse”, luogo che punta a diventare contesto agit-prop dell’arte contemporanea in città. La sua mostra si intitola “Pretesto per un volo”. La mostra sarà aperta al pubblico il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 20, il martedì e il giovedì dalle 20 alle 22, e il sabato e la domenica solo per appuntamento telefonando allo 081/6583303.
Enrico Visani è nato a Marradi, il paesino di Dino Campana, e pare proprio che da quelle parti ci sia una qualche energia nell’aria…
Nell’opera dell’artista ci sono tutti gli ultimi cinquant’anni di storia. Sono immagini che danno il segno continuo di un percorso teso a raggiungere un orizzonte che si allontana sempre un attimo prima di essere raggiunto. E si allontana, l’orizzonte di Visani, verso un punto che supera le diatribe tra descrittivismo e astrattismo (arte informale); in fondo ricordiamoci che l’arte non è imitazione della vita, ma semmai è vero l’opposto. E ciò in Visani è chiaro come il sole. E’ un segno, il suo, che denuncia un terremoto sotto il pennello, non ti rassicura, appassiona. Nel senso proprio del termine, provoca passioni, anzi, svela le passioni dell’autore, che sono tante e che non basterebbe una vita per raccoglierle tutte. Non è un caso che l’avvio deciso dell’arte come centro della propria esistenza avviene negli anni caldi del Sessantotto, e avviene grazie alla spinta e all’incontro con personaggi del calibro di Guttuso, De Chirico, Theodorakis (tanto per fare tre nomi). Visani dipinge e vive con furore.
Negli ultimi lavori pare quasi esserci una attenzione alle possibilità costruttive del colore. Sciabolate policromatiche, un caleidoscopio da cui attraverso la potenza del gesto prende forma il significato.
“Il colore ce l’hai dentro” dice l’artista, “non si impara. Quanto riguarda la tonalità dipende dallo stato d’animo che hai quando ti metti di fronte alla tela. E lì è una sfida tra te e la tela tra il bianco che hai di fronte e le infinite possibilità che hai dentro. E’ da questa lotta che viene fuori il resto. Quello che poi si dice l’opera.”
A partire dal 1962 il maestro Visani ha esposto le sue opere in 81 mostre personali (tra le quali ricordiamo quella nella Galleria Cochlias di Salonicco, quella nella Pinacoteca Nazionale di Montevideo, quella nella Galleria Jean Pierre Lavignes di Parigi e quella nella Union Chapel Gallery Room di Londra) e 42 mostre collettive (tra le quali quella nella Galleria d’Arte Spazio Italia di New York, quella nella Expo Arte di Amburgo e quella nella Biblioteca di Stato di Bucarest).