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Enza De Paolis – Istanti di luce
In mostra, una ventina di opere di una tra le più interessanti interpreti della fotografia italiana, la cui ricerca si basa sulla luce e sugli effetti naturali non manipolati in post-produzione fotografica
Comunicato stampa
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Il Museo MIIT di Torino, la rivista internazionale Italia Arte, la Galleria Folco presentano la mostra della
fotografa Enza De Paolis “Istanti di luce”.
In mostra, una ventina di opere di una tra le più interessanti interpreti della fotografia italiana, la cui ricerca
si basa sulla luce e sugli effetti naturali non manipolati in post-produzione fotografica. In occasione della
mostra è stato edito un catalogo dal Museo MIIT e da Italia Arte che riporta anche alcuni pensieri e poesie
dell’autrice, autentiche emozioni in parola che accompagnano gli scatti.
TESTO CRITICO: ENZA DE PAOLIS: ISTANTI DI LUCE
L’arte fotografica di Enza De Paolis compie un’operazione sottile di indagine sul reale, attraverso lo
svelamento di elementi visivi solo all’apparenza celati. L’obiettivo blocca lo scorrere del tempo e
della luce in un frammento di vita, forme fantastiche disegnate dalla luce e dal colore raccontano il
vero, astraendolo però dal contesto naturale per renderlo linguaggio ideale e mentale. Nei suoi
scatti naturalistici l’artista entra nel soggetto in maniera diretta, affrontando e risolvendo l’eterno
problema della fotografia del saper immortalare il vero con sguardo lucido e allo stesso tempo
artistico. Nel gioco dei riflessi trova la forma, nell’alternarsi di chiaroscuri la profondità d’insieme,
elementi che raccontano il mondo, ma con l’inafferrabile ed effimera visione del cuore. Uno degli
aspetti più interessanti delle fotografie di Enza De Paolis è la loro assenza di manipolazioni
informatiche, tale da restituirci intatto l’effetto naturale della deformazione ottica dei soggetti
specchiati nell’acqua o riflessi da superfici luminose.
Lo specchio di un lago o il tumultuoso scorrere di un torrente trasformano il mondo conosciuto in
immagini nuove, sempre mutevoli e dinamiche, colte in un istante dall’obbiettivo dell’artista. Sia nei
bianco e neri, sia nel colore Enza De Paolis riesce a trasmettere all’osservatore l’ambiente e
l’atmosfera vissuta e osservata, come per magia, arricchendola di stupore ed emozione. La
fotografia naturalistica è probabilmente la più complessa, sia per le condizioni ambientali non
manipolabili, sia per la scelta dei soggetti, paesaggi, angoli di natura che incarnano il concetto di
bellezza meglio forse di qualsiasi altro. Ciò non è però sufficiente per una fotografia d’autore,
perché questa deve superare il canone del bello, già insito nel soggetto e riuscire a stupire,
evocare atmosfere, incantare per poesia e armonia compositiva.
Enza De Paolis affronta il tema della natura con questo spirito e riesce a restituirci emozioni e
attimi con l’utilizzo eccezionale del chiaroscuro e con una visione astratta della realtà.
“Che significato ha tutto questo mondo della rappresentazione, quale è l’essenza di tutto questo
fenomeno, cos’è ciò che appare, la cosa in sè...”: così Arthur Schopenhauer (1788 -1861) scriveva
nella sua “Metafisica della natura” ed Enza De Paolis, attraverso le sue fotografie silenti, sospese,
dalle atmosfere rarefatte e impercettibili, risponde a modo suo alla questione essenziale della vita
e del rapporto Uomo-Natura. Lo fa con sguardo limpido, che trasfigura la realtà cogliendone
dettagli all’apparenza insignificanti, eppure fondanti la misteriosa metamorfosi degli elementi. Nella
fotografia, disciplina per sua natura aderente all’effimero, all’istante colto in uno scatto, al vero,
l’artista affida il suo sguardo sul mondo, spesso giocato sul dualismo del riflesso che muta, almeno
in parte, l’immagine dell’Universo, rendendola trasposizione ideale di un sogno, spazio dell’altrove.
L’acqua, con le sue naturali increspature e vibrazioni, raccontare questi mondi alla rovescia, in cui
fluidità e movimento testimoniano l’impressione vissuta direttamente dal vero. L’artista però va
oltre l’immaginazione apparente, creando con sensibilità una mappa della sua emozione, in cui luci
e ombre, colori tenui o decisi, l’uso sapiente dei contrasti e del bianco e nero assumono valenza
introspettiva e universale, quasi a voler ricreare un mondo diverso, migliore, filtrato dal proprio
amore. Dalle mostre nazionali a quelle internazionali presso i più prestigiosi Istituti Italiani di
Cultura nel mondo, dai musei alle fondazioni, dalle gallerie pubbliche a quelle private, l’arte di Enza
De Paolis affascina da anni appassionati di fotografia, ma anche di pittura. Questo perché il suo
stile è unico e artisticamente prevalente, anche negli scatti su pellicola, che l’artista interpreta
come frammenti di realtà visiva ed emozionale. L’elemento predominante è la luce, accompagnata
dal suo corrispettivo ineludibile, vale a dire il riflesso, che in natura diventa specchio della bellezza
del Creato ed elemento ottico fondante dello spazio e della prospettiva. Senza manipolare
l’immagine con moderni strumenti tecnologici, Enza De Paolis riesce solamente con la tua
sensibilità, a cogliere elementi effimeri e sfuggevoli come un raggio di sole sulla superficie di un
lago, un’ombra di albero riflesso in un torrente, l’angolo di cielo che si fonde all’unisono con il mare
e con la terra. Un’arte dello spirito e del mondo, che ci permette di assaporare la meraviglia
dell’universo.
Guido Folco
fotografa Enza De Paolis “Istanti di luce”.
In mostra, una ventina di opere di una tra le più interessanti interpreti della fotografia italiana, la cui ricerca
si basa sulla luce e sugli effetti naturali non manipolati in post-produzione fotografica. In occasione della
mostra è stato edito un catalogo dal Museo MIIT e da Italia Arte che riporta anche alcuni pensieri e poesie
dell’autrice, autentiche emozioni in parola che accompagnano gli scatti.
TESTO CRITICO: ENZA DE PAOLIS: ISTANTI DI LUCE
L’arte fotografica di Enza De Paolis compie un’operazione sottile di indagine sul reale, attraverso lo
svelamento di elementi visivi solo all’apparenza celati. L’obiettivo blocca lo scorrere del tempo e
della luce in un frammento di vita, forme fantastiche disegnate dalla luce e dal colore raccontano il
vero, astraendolo però dal contesto naturale per renderlo linguaggio ideale e mentale. Nei suoi
scatti naturalistici l’artista entra nel soggetto in maniera diretta, affrontando e risolvendo l’eterno
problema della fotografia del saper immortalare il vero con sguardo lucido e allo stesso tempo
artistico. Nel gioco dei riflessi trova la forma, nell’alternarsi di chiaroscuri la profondità d’insieme,
elementi che raccontano il mondo, ma con l’inafferrabile ed effimera visione del cuore. Uno degli
aspetti più interessanti delle fotografie di Enza De Paolis è la loro assenza di manipolazioni
informatiche, tale da restituirci intatto l’effetto naturale della deformazione ottica dei soggetti
specchiati nell’acqua o riflessi da superfici luminose.
Lo specchio di un lago o il tumultuoso scorrere di un torrente trasformano il mondo conosciuto in
immagini nuove, sempre mutevoli e dinamiche, colte in un istante dall’obbiettivo dell’artista. Sia nei
bianco e neri, sia nel colore Enza De Paolis riesce a trasmettere all’osservatore l’ambiente e
l’atmosfera vissuta e osservata, come per magia, arricchendola di stupore ed emozione. La
fotografia naturalistica è probabilmente la più complessa, sia per le condizioni ambientali non
manipolabili, sia per la scelta dei soggetti, paesaggi, angoli di natura che incarnano il concetto di
bellezza meglio forse di qualsiasi altro. Ciò non è però sufficiente per una fotografia d’autore,
perché questa deve superare il canone del bello, già insito nel soggetto e riuscire a stupire,
evocare atmosfere, incantare per poesia e armonia compositiva.
Enza De Paolis affronta il tema della natura con questo spirito e riesce a restituirci emozioni e
attimi con l’utilizzo eccezionale del chiaroscuro e con una visione astratta della realtà.
“Che significato ha tutto questo mondo della rappresentazione, quale è l’essenza di tutto questo
fenomeno, cos’è ciò che appare, la cosa in sè...”: così Arthur Schopenhauer (1788 -1861) scriveva
nella sua “Metafisica della natura” ed Enza De Paolis, attraverso le sue fotografie silenti, sospese,
dalle atmosfere rarefatte e impercettibili, risponde a modo suo alla questione essenziale della vita
e del rapporto Uomo-Natura. Lo fa con sguardo limpido, che trasfigura la realtà cogliendone
dettagli all’apparenza insignificanti, eppure fondanti la misteriosa metamorfosi degli elementi. Nella
fotografia, disciplina per sua natura aderente all’effimero, all’istante colto in uno scatto, al vero,
l’artista affida il suo sguardo sul mondo, spesso giocato sul dualismo del riflesso che muta, almeno
in parte, l’immagine dell’Universo, rendendola trasposizione ideale di un sogno, spazio dell’altrove.
L’acqua, con le sue naturali increspature e vibrazioni, raccontare questi mondi alla rovescia, in cui
fluidità e movimento testimoniano l’impressione vissuta direttamente dal vero. L’artista però va
oltre l’immaginazione apparente, creando con sensibilità una mappa della sua emozione, in cui luci
e ombre, colori tenui o decisi, l’uso sapiente dei contrasti e del bianco e nero assumono valenza
introspettiva e universale, quasi a voler ricreare un mondo diverso, migliore, filtrato dal proprio
amore. Dalle mostre nazionali a quelle internazionali presso i più prestigiosi Istituti Italiani di
Cultura nel mondo, dai musei alle fondazioni, dalle gallerie pubbliche a quelle private, l’arte di Enza
De Paolis affascina da anni appassionati di fotografia, ma anche di pittura. Questo perché il suo
stile è unico e artisticamente prevalente, anche negli scatti su pellicola, che l’artista interpreta
come frammenti di realtà visiva ed emozionale. L’elemento predominante è la luce, accompagnata
dal suo corrispettivo ineludibile, vale a dire il riflesso, che in natura diventa specchio della bellezza
del Creato ed elemento ottico fondante dello spazio e della prospettiva. Senza manipolare
l’immagine con moderni strumenti tecnologici, Enza De Paolis riesce solamente con la tua
sensibilità, a cogliere elementi effimeri e sfuggevoli come un raggio di sole sulla superficie di un
lago, un’ombra di albero riflesso in un torrente, l’angolo di cielo che si fonde all’unisono con il mare
e con la terra. Un’arte dello spirito e del mondo, che ci permette di assaporare la meraviglia
dell’universo.
Guido Folco
26
settembre 2015
Enza De Paolis – Istanti di luce
Dal 26 settembre al 10 ottobre 2015
fotografia
Location
MIIT – MUSEO INTERNAZIONALE ITALIA ARTE
Torino, Corso Cairoli, 4, (Torino)
Torino, Corso Cairoli, 4, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 15:30 alle 19:30; su appuntamento domenica, lunedì e festivi per visite guidate, gruppi, scolaresche
Vernissage
26 Settembre 2015, h 17
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