Pisano di nascita, autodidatta, Enzo Cei si occupa di fotografia narrativa dagli anni ‘70, scegliendo i suoi temi dentro storie radicate nel territorio cui egli appartiene. Per meglio aderire alla materia che sceglie di trattare, organizza il suo lavoro lontano dalle leggi proprie della committenza. Dispone di un tempo aperto che gli permette di approfondire le sue ricerche. Lavoro, costume, sanità, vissuti sociali e arte gli offrono argomenti e risorse per pubblicare i libri di cui è ideatore e conduttore. È un lavoro che accorda contatti umani e conoscenza dei fatti nella luce naturale che li accoglie; ma saranno poi ostinati e ripetuti procedimenti di camera oscura a restituire fino in fondo alle fotografie quelle tonalità e contrasti espressivi che esse chiedono. Per le sue indiscusse qualità artistiche ed umane, la FIAF lo ha nominato Autore dell'anno 2008, dedicandogli il volume antologico “Qui, oggi”.

La mostra presenta un'ampia selezione di immagini tratte dai suoi reportages più significativi: "Cavatori" (1985-1993), "Vite" (1995-1999), "Il crocifisso di Tor Vergata (2000), "Maschere e Maghi" (2002); "Spazzini" (2004); "Carta per Carta" (2001-2005): "Trapianti" (2002-2005).