Eric Serafini e Carlo Cane sono due artisti noti alla scena contemporanea, da tempo ricevono importanti riconoscimenti per il loro lavoro cesellato, soffuso, mai urlato o ridondante, ma fatto di piccoli affreschi della memoria, quasi a voler tratteggiare le immagini, i colori, i profumi dei ricordi appartenuti a due generazioni di vita passata.
Quasi chiedessero in prestito le vecchie fotografie sgualcite, le cartoline gelosamente custodite in una scatola di latta nella soffitta di un anziano viaggiatore , e le esponessero alla vita di oggi così, semplicemente, per mostrare il ricordo, svanire il colore, creare silenzio tutt’attorno. Ed ascoltare.
Due artisti diversi, accomunati dalla poetica soffusa e nostalgica delle immagini, quasi monocrome, lontane nel tempo anche se rubate alla quotidianità che si accalca ogni giorno su sé stessa, distratta e pesante.