Eric Serafini fa rivivere le atmosfere dei “ruggenti” anni venti, rivisitando le fotografie di Edward Steichen, fotografo delle dive e collaboratore di Vogue e Vanity Fair. Esponente del movimento pittorialista, Steichen desiderava ricreare nella fotografia gli effetti e le caratteristiche proprie della pittura, dalla scelta del taglio compositivo alla ricerca di una perfezione estetica, che rendesse le sue fotografie delle vere e proprie opere d’arte. L’intento di Serafini è quello di portare a termine il lavoro del fotografo lussemburghese, convertendo quelle immagini in pittura, in modo da esaltare e sottolinearne ancora di più la qualità pittorica intrinseca.
Su tavole, spesso di grandi dimensioni, Serafini, con l’ausilio del colore e dei pennelli, ricrea quelle immagini, indugiando su ogni singolo dettaglio ed esaltandone i giochi luministici e chiaroscurali. Accanto ai famosi ritratti di Marlene Dietrich e Greta Garbo, sono le immagini di alta moda a farla da padrone: abiti di raso e seta dalle maniche ricamate, gioielli appariscenti, indossati da eteree modelle, simbolo di una bellezza e di un’eleganza di altri tempi. Il set fotografico spesso veniva realizzato all’interno dei salotti dell’alta borghesia; quadri e divani dalla stoffe damascate, compaiono, perciò, alle spalle delle modelle, arricchendo di nuovi elementi la rappresentazione della vita dell’epoca. Per completare l’affresco di quei mitici anni, non potevano mancare le “riprese esterne”, accanto, infatti a queste opere, Serafini metterà in mostra alcune vedute dei grattacieli e delle vie di Manhattan.
Barbara Frigerio