ERICA CAMPANELLA
L’artista Erica Campanella, diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Brera, spazia tra pittura, restauro e decorazione.
L’aspetto più intrigante della sua pittura si può cogliere nella proposta di una dimensione neoumanistica, sulla base di un rinnovato linguaggio della bellezza e dello studio anatomico.
In essa si mescolano reminescenze antiche e tagli fotografici attuali, una accesa sensualità e una limpidezza surreale.
Tuttavia i suoi quadri non si fermano a un puro estetismo, l’osservatore entra in relazione con essi percependone l’aspetto psicologico emotivo ed umano.
Dialoga con l’opera d’arte e scorge in essa parte di sé proiettata, interiorizzando l’immagine attraverso un processo del tutto personale. Da qui ne scaturisce che il percorso dell’artista è molte volte simile a quello dello spettatore stabilendo così un comune cammino di percezioni.
La fisiologia della percezione, del resto, può confermare che il “vedere” è un atto creativo.

WINET VERMAAK
La passione per la pittura accompagna da sempre Winet Vermaak, artista poliedrica, sempre alla ricerca di nuove sperimentazioni e di un continuo rinnovamento delle tecniche espressive.
Spazia dall’utilizzo di materie tradizionali come olio, acrilico, vernice alla sabbia, terra, cotone e cellulosa, con risultati di effetto scultoreo tridimensionale.
Percorrendo i suoi quadri si è avvolti in una rappresentazione quasi scenografica dove lo spettatore partecipa e condivide il suo vissuto, le sue emozioni, il mondo dei sentimenti e dei ricordi con forte componente spirituale.
Ogni sua opera è un viaggio straordinario di ritorno al passato “LA SUA AFRICA” o al surreale “Futuro” fatto di luce, colori e figure quasi eteree.
La lettura delle sue opere non deve essere fatta in base alle tecniche operative, ma in realtà le diverse tecniche sono mero mezzo rappresentativo.
La realizzazione delle sue opere deve spaziare necessariamente da una pittura di impulso, veloce, di getto a una in cui l’Artista si lega alla terra e dipinge in modo calmo e riflessivo.