Esko Männikkö (Pudasjärvi, 1959) vive e lavora a Oulu, nel Nord della Finlandia. Tra il ‘90 e il ‘95 realizza una serie di “caldi ritratti del grande freddo”, raccolti nel volume dal titolo “The Female Pike”, che lo rende famoso nel mondo. I soggetti si offrono senza difese e lo spettatore ha la possibilità, immediata, di condividere un’intimità profonda. Nelle serie successiva “Mexas”, ambientata in Texas, Männikkö trasferisce in un diverso contesto geografico la propria idea di immagine, così fortemente strutturata da rendere a volte difficile per lo spettatore riconoscere dove si trova. Fotografare, per Männikkö, è la continua ricerca di una forma in grado di visualizzare il proprio atteggiamento rispetto alla vita. Così è anche nel ciclo “Flora & Fauna” in cui piccoli dettagli, animati e non animati, sono raffigurati in immagini all’apparenza astratte, che rivelano la presenza di forme figurative solo dopo un attento scrutinio.

In questa mostra l’artista espone, principalmente, ritratti di sedie. Con il suo stile inconfondibile Männikkö ritrae sedie come fossero persone, con un carattere ben definito, e indirettamente ci racconta abitudini e pensieri di chi le ha possedute. Dalla Finlandia, al Texas, alla Scozia, Esko Männikkö ha fotografato persone, luoghi, situazioni, sempre lontano dall’anonimato. Densi di particolari descrittivi, e al contempo nudi, i suoi ritratti fotografici rivelano più verità di quanto siamo in grado di assorbire.


Esko Männikkö ha partecipato a: Biennale di Venezia, 1995 - Biennale di Johannesburg, 1997 - Nuit Blanche, Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, 1997 – Biennale di São Paulo, 1998 – Biennale di Kwangju, 2000 - Contemporary Photography II, Yokohama Museum of Art, 2000 - Organized Freedom, Moderna Museet, Stoccolma, 2000 - Ars 01, Kiasma, Helsinki, 2001 - Fotografia: I Festival Internazionale di Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, 2002 - Liverpool Biennial, Tate Liverpool, Liverpool, 2004. Gli hanno dedicato mostre personali: Portikus, Francoforte; Lehmbachhaus, Monaco, 1996 - Nordenhake, Stoccolma, 1995 e Berlino, 2002 e 2004- Kusthalle, Malmö; Morris Healy, New York, 1997 - White Cube, Londra, 1998 - Monica De Cardenas, Milano, in collaborazione con Suzy Shammah, 2001 – cent8, Parigi, 2003 – Rodophe Janssen, Brussel; Finsk-Norsk Kulturinstitutt, Oslo; Suzy Shammah, Milano, 2004 - Galeria Estrany-De La Mota, Barcellona, 2005.