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Evidenza e Apparenza
Opere di Adolfina De Stefani, Fernanda Duso, Leda Guerra, Sergio Rodella, Gian Uicich.
Comunicato stampa
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“Evidenza e apparenza” è il titolo della mostra collettiva che si terrà, con il patrocinio del Comune di Padova, alla Padua Art Gallery, con le opere di Adolfina De Stefani, Fernanda Duso, Leda Guerra, Sergio Rodella, Gian Uicich. L’inaugurazione, sabato 27 marzo alle ore 18.00, vedrà la presenza del critico Maria Beatrice Autizi, che presenterà il lavoro dei cinque grandi artisti padovani.
La mostra propone linguaggi e forme pittoriche molteplici:
© le sculture in marmo di Sergio Rodella,
© i tessuti drappeggiati di Leda Guerra,
© gli acquerelli astratti e i nudi di Fernanda Duso,
© le pitture geometriche di Gian Uicich,
© le creazioni con materiali diversi di Adolfina De Stefani.
Arte come “emozione “, motivo ispiratore che accomuna gli artisti presenti, momento di confronto tra stili e linguaggi diversi, talvolta opposti.
Gli opposti si incontrano, in un gioco di rimandi e sentimenti, su un’unica linea di confine: varcare la quale significa penetrare il mondo dell’arte nelle sue molteplici espressioni e travalicare la realtà circostante.
Il tema di fondo è legato al superamento del concetto di “apparenza” espresso dall’opera d’arte, sviluppata attraverso la manualità, la tecnica pittorica, la lavorazione di vari materiali.
Desiderio e aspirazione dell’artista, finalizzati ad andare oltre il mondo esterno, come sviluppo della sensibilità e della ricerca interiore, del canone estetico, in perfetta sintonia con lo spirito dell’uomo.
Arte come sintesi tra il recupero della classicità, legata al concetto specifico di bellezza, e la scelta della modernità, frutto della ricerca e della sperimentazione.
Adolfina De Stefani esprime la sua vena artistica attraverso l’uso di materiali diversi: vetro, plexiglass, acciaio, lavorati con estrema fantasia e versatilità. Spesso prende spunto dalla realtà, riproducendo forme tratte dalla natura, altre volte crea ex novo, manipolando con ironia le immagini e i materiali, grazie all’uso sapiente dei chiodi, degli spilli e delle perle rosse, simboli sempre presenti nella sua creatività.
Fernanda Duso si avvale dell’acquerello per rappresentare nudi femminili, stemperando luci e colori tipiche di questa tecnica. Corpi in evidenza, erotici, ma discreti, le cui morbide curve si mostrano sfumate e sintetiche. Immagini composite, colore su colore, rappresentanti un mondo femminile complesso e variegato. Le composizioni astratte sono invece giocate su forme texturizzate e focalizzazioni luminose in uno spazio pittorico di complessi rimandi ottici e coloristici
Leda Guerra affida la sua sensibilità artistica all’utilizzo di vari tessuti, garze, tulle, tessuti di cotone, con le quali l’artista intreccia una minuziosa rielaborazione dell’immagine, in un vero e proprio gioco di trasparenze. Il suo percorso artistico la conduce alla trasformazione e rielaborazione del concetto del vero e dell’apparente.
Sergio Rodella è famoso per le sue sculture in marmo, nelle quali fonde il suo Io, che è spinto da una “visione interiore” nella ricerca del bello e del significato profondo dell’esistenza. La sua attività artistica ha come obiettivo il recupero della dignità dell’uomo, che l’umanità ultimamente sembra aver perduto. Certamente non casuale è la sua scelta di lavorare il marmo, testimonianza di un percorso lento, ma inesorabile. Mostra una sensibilità profonda che riesce ad estrarre linfa vitale dal materiale inanimato.
Gian Uicich propone uno stile pittorico fatto di elementi geometrici lineari, triangoli e rettangoli, in cui i colori assumono un ruolo determinante: forti ed accesi oppure tenui e sfumati, creano una policromia essenziale.
Il pittore tra ispirazione dal mondo del design, e lo trasforma grazie alla sua abilità artistica in un percorso obbligato, fatto di tracce e segni indelebili.
Il binomio inscindibile Arte e Bellezza accompagna la produzione di questi cinque interessanti artisti padovani, le cui opere riflettono un senso profondo di continua ricerca estetica e di rivisitazione del mondo e del linguaggio pittorico, nei colori e nelle forme.
La mostra propone linguaggi e forme pittoriche molteplici:
© le sculture in marmo di Sergio Rodella,
© i tessuti drappeggiati di Leda Guerra,
© gli acquerelli astratti e i nudi di Fernanda Duso,
© le pitture geometriche di Gian Uicich,
© le creazioni con materiali diversi di Adolfina De Stefani.
Arte come “emozione “, motivo ispiratore che accomuna gli artisti presenti, momento di confronto tra stili e linguaggi diversi, talvolta opposti.
Gli opposti si incontrano, in un gioco di rimandi e sentimenti, su un’unica linea di confine: varcare la quale significa penetrare il mondo dell’arte nelle sue molteplici espressioni e travalicare la realtà circostante.
Il tema di fondo è legato al superamento del concetto di “apparenza” espresso dall’opera d’arte, sviluppata attraverso la manualità, la tecnica pittorica, la lavorazione di vari materiali.
Desiderio e aspirazione dell’artista, finalizzati ad andare oltre il mondo esterno, come sviluppo della sensibilità e della ricerca interiore, del canone estetico, in perfetta sintonia con lo spirito dell’uomo.
Arte come sintesi tra il recupero della classicità, legata al concetto specifico di bellezza, e la scelta della modernità, frutto della ricerca e della sperimentazione.
Adolfina De Stefani esprime la sua vena artistica attraverso l’uso di materiali diversi: vetro, plexiglass, acciaio, lavorati con estrema fantasia e versatilità. Spesso prende spunto dalla realtà, riproducendo forme tratte dalla natura, altre volte crea ex novo, manipolando con ironia le immagini e i materiali, grazie all’uso sapiente dei chiodi, degli spilli e delle perle rosse, simboli sempre presenti nella sua creatività.
Fernanda Duso si avvale dell’acquerello per rappresentare nudi femminili, stemperando luci e colori tipiche di questa tecnica. Corpi in evidenza, erotici, ma discreti, le cui morbide curve si mostrano sfumate e sintetiche. Immagini composite, colore su colore, rappresentanti un mondo femminile complesso e variegato. Le composizioni astratte sono invece giocate su forme texturizzate e focalizzazioni luminose in uno spazio pittorico di complessi rimandi ottici e coloristici
Leda Guerra affida la sua sensibilità artistica all’utilizzo di vari tessuti, garze, tulle, tessuti di cotone, con le quali l’artista intreccia una minuziosa rielaborazione dell’immagine, in un vero e proprio gioco di trasparenze. Il suo percorso artistico la conduce alla trasformazione e rielaborazione del concetto del vero e dell’apparente.
Sergio Rodella è famoso per le sue sculture in marmo, nelle quali fonde il suo Io, che è spinto da una “visione interiore” nella ricerca del bello e del significato profondo dell’esistenza. La sua attività artistica ha come obiettivo il recupero della dignità dell’uomo, che l’umanità ultimamente sembra aver perduto. Certamente non casuale è la sua scelta di lavorare il marmo, testimonianza di un percorso lento, ma inesorabile. Mostra una sensibilità profonda che riesce ad estrarre linfa vitale dal materiale inanimato.
Gian Uicich propone uno stile pittorico fatto di elementi geometrici lineari, triangoli e rettangoli, in cui i colori assumono un ruolo determinante: forti ed accesi oppure tenui e sfumati, creano una policromia essenziale.
Il pittore tra ispirazione dal mondo del design, e lo trasforma grazie alla sua abilità artistica in un percorso obbligato, fatto di tracce e segni indelebili.
Il binomio inscindibile Arte e Bellezza accompagna la produzione di questi cinque interessanti artisti padovani, le cui opere riflettono un senso profondo di continua ricerca estetica e di rivisitazione del mondo e del linguaggio pittorico, nei colori e nelle forme.
27
marzo 2004
Evidenza e Apparenza
Dal 27 marzo al 10 aprile 2004
arte contemporanea
Location
PADUA ART GALLERY
Padova, Via Delle Piazze, 28, (Padova)
Padova, Via Delle Piazze, 28, (Padova)
Orario di apertura
dal Martedì al Sabato 10.30 – 13.0016.30 – 20.00
Domenica e Lunedì16.30 – 20.00
Vernissage
27 Marzo 2004, ore 18