Il 26 maggio 2010 un gruppo di cittadini proveniente dal mondo dell’arte, della cultura e dell’associazionismo, occupa i locali dell’ex Questura di Sassari, per riaprire la discussione sulla cronica mancanza di spazi di socialità e produzione artistica e culturale e sulla gestione di quelli esistenti.
Un’azione simbolica per trasformare un luogo abbandonato in uno spazio liberato, da destinare alla produzione culturale indipendente e ad una nuova progettualità sociale.
In questi mesi si è attivata già una fitta rete di relazioni fra questo spazio e altre realtà interne ed esterne alla città: associazioni, gruppi artistici, politici e culturali hanno solidarizzato con gli occupanti, presentato progetti e visitato gli spazi dell’Ex-Q, mossi da curiosità o attratti dalla possibilità di usufruire di uno spazio “aperto”.
L’aspirazione è fare sì che la permanenza e il lavoro di artisti, di operatori culturali e sociali, di persone al centro della città, divenga motore di sviluppo urbano attraverso la creazione di rinnovati legami sociali.
L’Ex-Q è già spazio di ricerca, di produzione e di diffusione di cultura: laboratori creativi, corsi, spettacoli dal vivo, arti visive, produzioni audio-visive. Un luogo di sperimentazione, di esplorazione, di scambio e di espressione, per artisti, operatori e pubblico.
L’Ex-Q continuerà, finché sarà possibile, a promuovere socialità attraverso operazioni di cultura creativa.