Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Eyal Baruch – Back in the SPQR
Una macchina fotografica coglie le “vedute non viste” di Roma, ciò che è difficile scorgere a fondocampo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Una macchina fotografica coglie le "vedute non viste" di Roma, ciò che è difficile scorgere a fondocampo, piece visive che preferiremmo non raccontarci né vendere ad altri.
In questa terza mostra, Baruch continua la ricerca sulla Roma simulacro, il Luna Park dove tutto ciò che è considerato "bello", "antico" e legato all'SPQR si vende bene e il resto viene spazzato via, dietro il palcoscenico, relegato in un "dietro" nascosto dove non si deve vedere e dove non avrà parte nella sofisticata immagine per il mercato.
Le immagini qui esposte segnano una delle tappe della ricerca socio-culturale su Roma, dove la varietà determinata dai cosiddetti "stranieri" viene alla luce.
I romani, ormai, provengono da luoghi e culture diverse, portando con sé una ricchezza culturale e un patrimonio sconosciuti che spesso noi, "vecchi locali", vorremmo ridurre ad una banale uniformità. Il nostro desiderio sarebbe quello di rendere il "diverso" omogeneo all' "uguale" SPQR; e se non ci riusciamo, preferiamo spingerlo dietro le scene, renderlo invisibile; gettarlo in un cortile che sta dietro l'SPQR.
Back in the SPQR parafrasando i Beatles. Back: in senso spaziale ma anche temporale.
In questa terza mostra, Baruch continua la ricerca sulla Roma simulacro, il Luna Park dove tutto ciò che è considerato "bello", "antico" e legato all'SPQR si vende bene e il resto viene spazzato via, dietro il palcoscenico, relegato in un "dietro" nascosto dove non si deve vedere e dove non avrà parte nella sofisticata immagine per il mercato.
Le immagini qui esposte segnano una delle tappe della ricerca socio-culturale su Roma, dove la varietà determinata dai cosiddetti "stranieri" viene alla luce.
I romani, ormai, provengono da luoghi e culture diverse, portando con sé una ricchezza culturale e un patrimonio sconosciuti che spesso noi, "vecchi locali", vorremmo ridurre ad una banale uniformità. Il nostro desiderio sarebbe quello di rendere il "diverso" omogeneo all' "uguale" SPQR; e se non ci riusciamo, preferiamo spingerlo dietro le scene, renderlo invisibile; gettarlo in un cortile che sta dietro l'SPQR.
Back in the SPQR parafrasando i Beatles. Back: in senso spaziale ma anche temporale.
06
ottobre 2005
Eyal Baruch – Back in the SPQR
Dal 06 al 25 ottobre 2005
fotografia
Location
MONSERRATOARTE900
Roma, Via Di Monserrato, 14, (Roma)
Roma, Via Di Monserrato, 14, (Roma)
Vernissage
6 Ottobre 2005, ore 18
Sito web
www.eyalos.com
Autore