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Ezio Flammia – La cartapesta in Italia
La cartapesta è un’arte polimaterica d’origine antichissima. Nel passato fu impiegata da molti artisti noti che ci hanno lasciato opere d’inestimabile valore, ma fu adoperata anche per realizzare mobili, tazzine da caffé, bottoni, decorazioni architettoniche, giocattoli, casse d’orologi, separè, divisori di cabine di navi e tramezzi d’appartamenti
Comunicato stampa
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La cartapesta è un’arte polimaterica d’origine antichissima. Nel passato fu impiegata da molti artisti noti che ci hanno lasciato opere d’inestimabile valore, ma fu adoperata anche per realizzare mobili, tazzine da caffé, bottoni, decorazioni architettoniche, giocattoli, casse d’orologi, separè, divisori di cabine di navi e tramezzi d’appartamenti; in Australia e Germania fu impiegata persino nell’edificazione d’alcune abitazioni e a Bergen (Norvegia) per costruire una chiesa che rimase integra per 37 anni.
La cartapesta, in Europa, nel ‘700, fu definita, per la duttilità materica e per la diffusione, la tecnica universale.
La cartapesta, nonostante l'interesse del pubblico erudito per le ricerche antropologiche riguardanti, le tradizioni e le radici d’appartenenza, ancora oggi è nota solo per l'impiego che se ne fa per il Carnevale, per il Natale e per qualche sperimentazione didattica.
Dal 15 gennaio al 30 marzo 2008, presso il Museo Diocesano di Milano, si terrà la mostra “La Scultura in cartapesta. Sansovino, Bernini e i maestri leccesi tra tecnica e artificio” che, per la prima volta in Italia, affronterà nel suo complesso un argomento poco studiato e valorizzato, ma di grandissima importanza storica e sicuramente sorprendente.
Tra le opere esposte è presente un Cristo morto, una pregevole cartapesta di bottega campana del XVIII secolo, restaurata da Ezio Flammia. Lo stesso autore del restauro, impegnato da decenni nello studio della cartapesta, tratterà, attraverso diapositive, “L’arte della cartapesta in Italia”, presso la galleria “Il Tempo Ritrovato”, il 19 gennaio 2008, alle ore 18.
La cartapesta, in Europa, nel ‘700, fu definita, per la duttilità materica e per la diffusione, la tecnica universale.
La cartapesta, nonostante l'interesse del pubblico erudito per le ricerche antropologiche riguardanti, le tradizioni e le radici d’appartenenza, ancora oggi è nota solo per l'impiego che se ne fa per il Carnevale, per il Natale e per qualche sperimentazione didattica.
Dal 15 gennaio al 30 marzo 2008, presso il Museo Diocesano di Milano, si terrà la mostra “La Scultura in cartapesta. Sansovino, Bernini e i maestri leccesi tra tecnica e artificio” che, per la prima volta in Italia, affronterà nel suo complesso un argomento poco studiato e valorizzato, ma di grandissima importanza storica e sicuramente sorprendente.
Tra le opere esposte è presente un Cristo morto, una pregevole cartapesta di bottega campana del XVIII secolo, restaurata da Ezio Flammia. Lo stesso autore del restauro, impegnato da decenni nello studio della cartapesta, tratterà, attraverso diapositive, “L’arte della cartapesta in Italia”, presso la galleria “Il Tempo Ritrovato”, il 19 gennaio 2008, alle ore 18.
19
gennaio 2008
Ezio Flammia – La cartapesta in Italia
19 gennaio 2008
incontro - conferenza
Location
GALLERIA IL TEMPO RITROVATO
Roma, Lungotevere Degli Altoviti, 4, (Roma)
Roma, Lungotevere Degli Altoviti, 4, (Roma)
Vernissage
19 Gennaio 2008, ore 18
Sito web
www.ezioflammia.com