Electa Exposizioni: il primo appuntamento è con Fabiana Appicciafuoco



Verrà inaugurata sabato 27 febbraio alle ore 19.00 nelle sale di Electa creative arts, in via F. De Paulis 9/a a Teramo, “Anthology” la personale fotografica di Fabiana Appicciafuoco, che darà il via a “Electa-Exposizioni” nome della la terza edizione di OESSE, patrocinata e sostenuta dal Comune di Teramo e organizzata da Eleonora Coccagna, direttrice artistica di Electa.



Electa-Exposizioni

Negli spazi di Electa si alterneranno da febbraio a dicembre 8 mostre di artisti di diversa provenienza che fanno dell’innovazione e della ricerca la loro traccia stilistica, dando vita a Electa-Exposizioni, protagonista l’arte contemporanea italiana.

Ogni appuntamento viene documentato in video ed immesso in rete così da poter lasciare una traccia documentale del percorso espositivo e permettere a chiunque di poter visionare l’evento a cui si è mancati o di commentarlo per chi vi ha partecipato.

Alle esposizioni si abbinano i percorsi didattici per bambini e ragazzi, visite guidate “animate” che sono veri e propri laboratori studiati per stimolare un rapporto creativo ed interattivo tra lo spettatore e le opere. Sono previsti anche percorsi speciali che affrontano i grandi temi dell’arte, come l’uso dei materiali ‘anomali’ nell’arte contemporanea, le interazioni con altri linguaggi artistici, il diffuso utilizzo di mezzi tecnologici. I percorsi sono strategicamente flessibili per meglio adattarsi alle caratteristiche delle scolaresche e consentire la formazione culturale di bambini e ragazzi.



La nuova direzione artistica: Flavio Sciolè

La direzione artistica di Electa-Exposizioni è affidata a Flavio Sciolè, classe 1970, artista multimediale, regista, attore, curatore di eventi d’arte e rassegne cinematografiche. Opera prevalentemente nella sperimentazione e nella ricerca nel settore video, teatro e performance e partecipa a numerosi e importanti Festival in Italia (tra cui Biennale Di Venezia 2007) e nel mondo (Francia, Portogallo, Marocco, Grecia, Finlandia, Romania, Usa, Lituania, Macedonia, Argentina, Inghilterra, Germania, Russia). Dal 2000 ad oggi è direttore artistico di eventi di cinema sperimentale oltre che curatore di mostre d’arte.

“Electa-Exposizioni è una scommessa che ho raccolto quasi per caso, incontrando Eleonora (ndr. Coccagna) ci siamo subito capiti; come ogni cosa che faccio cercherò di affrontarla al massimo” commenta Sciolè “ Utilizzerò la mia esperienza per non commettere errori, ma ovviamente la sperimentazione, proprio per sua natura, non permette di far troppo tesoro dell’esperienza maturata, anche se ovviamente faccio di tutto perché le cose siano fatte al meglio.” E conclude “Essendo principalmente un’artista quando ho una direzione artistica e vado a curarmi di altri artisti cerco di fare loro quello che vorrei fosse fatto a me.”

Fabiana Appicciafuoco

Fabiana Appicciafuoco (Teramo, 1982). Fotografa e grafica, vive e lavora a Bologna. E’ laureata in scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica e dello spettacolo e ha conseguito l’attestato professionale di fotografo presso l’Accademia Cromatica Photo Agency di Roma. E’ fotografa di scena per spettacoli teatrali di Talkers, Bruno Antonio Menei, Teatro Ateo, Flavio Sciolè, Compagnia Tea(L)tro. Come fotografa free-lance realizza reportage, ritratti e book, foto per gruppi musicali tra cui FNO, Gasparazzo e No Money Blues Band. Ha partecipato a collettive in tutta Italia e nel 2009 ha realizzato il manifesto per il festival Tracce di Teatro D’Autore 2009. Espone a Roma: Galleria Grazieprego, Cineclub Alphaville, Studio Uno Teatro.



Flavio Sciolè su Fabiana Appicciafuoco

FABIANA APPICCIAFUOCO-ANTHOLOGY - ipotesi fotografiche travestite

Le opere di Fabiana Appicciafuoco sono trasposizioni travestite della vita. Esse ci accompagnano con le loro storie attraverso un mondo composto di colori e sogni.

La costruzione fotografica parte da una scenografica attenzione a costumi-espressioni-azioni. Il risultato è uno scatto d’impatto che racchiude in sé diversi livelli di lettura. Le donne (dominatrici e maggioritarie) diventano restituzioni artistiche recluse in luoghi ben determinati dove i codici e i rimandi rispettano tutti le stesse regole.

Ogni persona-personaggio contempla la vita attraverso espressioni-impressioni e ci osserva parlandoci di sé. Oggetti, accessori, ambienti, situazioni, tutto ci racconta e si racconta.

Nel ciclo Maternità Isterica la restituzione è ovattata, surreale, atemporale, mentre in Listen le percezioni sono labili, delicate e i colori diventano essenziali, dismessi. In Cosmicomica l’assurdo si esprime in impossibili cani mentre in Distress la dominazione è giocosa, gioconda, volontaria.

Negli scatti a colori l’ambientazione cinematografica ci rimanda a dimensioni felliniane, metafisiche, felici. Nell’uso del bianco e nero l’approccio è pasoliniano, ma trattiene in sé suggestioni jodorowskyane.

Fabiana non si riferisce a nessuno e quindi a tutti, ad ognuno. La sua unicità consiste nello scartare pian piano la sua visione sotto forma di una dolce caramella, da mangiare pian piano, in un tempo dilatato ed accogliente.