Fabio Fonda, triestino, medico cardiologo, nasce artisticamente dalla frequentazione di Cernigoj, Kravos e Vecchiet e dall’amicizia con Spacal. Negli anni Settanta si perfeziona con Licata sulle tecniche sperimentali ispirate dalla ricerca di Goetz, presso la Scuola Internazionale di Grafica a Venezia. Nei segni grafici che produce in quegli anni si percepisce l’imprinting dei Vedova, Hartung, Scanavino, imprinting che permane anche nella matrice creativa successiva che trova un forte riferimento all’immaginario mondo dell’ innovazione targato Man Ray.

Ibrida…mente nasce da un lavoro di ricerca cominciato negli anni ’80: l’artista parte dall’acquisizione di immagini statiche di oggetti comuni o parti architettoniche, che vengono rielaborate con colori acrilici ed inserti materici, quindi modificate digitalmente al computer, infine rimaterializzate su vari supporti, tra cui la stoffa e l’arazzo. Un complesso processo creativo e di ibridazione tra mezzi espressivi e materiali da cui il titolo della mostra: Ibrida…mente.

Saranno presentati una serie di arazzi molto interessanti, realizzati con la tecnica del quilt, per la prima volta in mostra a Gorizia, dopo essere stati presentati a Ljubljana e Malibor e una serie di opere inedite.