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Fabio Mariani – Castenea. Storie di salamandre e tannino
Mariani, riconducendosi idealmente alla terra, riproduce sensazioni di un ambito molto preciso: quello naturalistico
Comunicato stampa
Segnala l'evento
CASTANEA
Storie di salamandre e tannino
A cura di: Olivia Spatola
In mostra dal 3 agosto al 18 agosto 2016
Inaugurazione 3 agosto 2016 ore 17.30
Special event: performance sonora di Dario Pierini e Fabio Mariani | mercoledì 3 agosto 2016 ore 19.00
Location: Castello Manservisi,
Indirizzo: via Alessandro Manservisi 3, Castelluccio (Porretta Terme)
Mercoledì 3 agosto 2016 alle ore 17.30 si terrà l’inaugurazione di Castenea. Storie di salamandre e tannino
mostra personale di Fabio Mariani, a cura di Olivia Spatola, presso il Castello Manservisi sito a Castelluccio,
in provincia di Porretta Terme. In occasione dell’inaugurazione verrà eseguita una performance sonora da
Dario Pierini, alla tastiera, e Fabio Mariani, alla chitarra, che daranno vita ad una serie d’improvvisazioni
ispirate al tema della mostra.
La pittura di Fabio Mariani è stata definita “un’archeologia degli strati”, intendendo gli stati della terra che
ricoprono e conservano i detriti, i reperti, i frammenti. La terra è il più solido dei cinque elementi: protettrice delle
energie primarie, grande madre di tutte le forme viventi. Nella genesi viene definita “materia prima” e nei
mutamenti (I Ching) corrisponde alla forza ancestrale del femminile che accoglie, nutre e protegge. Tutte le
culture l’hanno considerata un organismo unico, vivo e pulsante capace di configurarsi nelle varie sfaccettature
dell’ecosistema.
Mariani, riconducendosi idealmente alla terra, riproduce sensazioni di un ambito molto preciso: quello
naturalistico. Come per gli “ultimi naturalisti”, teorizzati da Francesco Arcangeli nel ’54 (Bendini, Moreni, Vacchi,
Mandelli e Raccagni), che lavorarono nelle terre di Romagna, il riferimento formale rimane il reale con le proprie
fattezze e, in questo caso, i propri colori. Colori che sono piani visivi a comporre e definire lo spazio della
visione. Una visione, quella di Mariani, che si conforma sempre in orizzontale, come orizzontale è il paesaggio
con i prati, i campi e i terreni secchi delle campagne. Più che la città, a definire la sua poetica è la campagna e
la natura incontaminata dei boschi oltre i borghi abitativi: non vi è presenza umana nel suo lavoro se non come
punto di osservazione sul reale. Anche quando la materia pittorica diventa una densa concrezione, non è mai
forma autonoma, autelica: il gesto poetico non perde mai la prospettiva a vantaggio della tattilità.
Sebbene l’artista indaghi a fondo la materia e la rappresenti dentro la sua pittura, la physis è comunque
esaminata all’interno della visione. La pittura di Mariani conferma una referenzialità al reale: i colori ed i
pigmenti da lui creati, a volte estremamente diluiti a volte densi e tattili, non sono mai finalizzati a sé stessi ed in
questo si smarca da un ipotetico neo astrattismo o concretismo.
Il paesaggio di Fabio non è certo quello ottocentesco puramente ottico e retinico, ma un campo di indagine
quasi da scienziato alchimista che rappresenta la natura con la materia stessa di cui è composta.
Mariani è anche un profondo conoscitore delle tecniche pittoriche e collezionista di antichi trattati. Fin da
studente ha sviluppato una ricerca volta ad unire arcaici procedimenti con materiali sia naturali che chimici.
Per alcune opere della mostra, ha utilizzato un particolare inchiostro ferrogallico ricavato dal tannino estratto
dalle noci di galla delle querce circostanti il castello Malservisi, sede dell’esposizione. L’artista è stato
fortemente ispirato da questo luogo anticamente chiamato Castanae, da qui il titolo della mostra, poichè vi si
estraeva il tannino dai castagni per le concerie, tannino poi utilizzato anche per la realizzazione dell’inchiostro.
Quest’ultimo, di origine antichissima, è stato usato maggiormente in epoca medievale per essere poi sostituito,
in tempi più recenti, da quello in china. La particolarità di tale inchiostro è la possibilità di ottenere una vasta
gamma di toni cromatici usando vari livelli di diluizione.
Mariani sviluppa una vera e propria ricerca da alchimista della pittura che lo porta a elaborare raffinatissimi
disegni ad inchiostro quasi acquerellato, in cui il cangiantismo degli ocra e dei grigi e’ affidato alla materia stessa
che li compone. Le sfumature calde dei grigi, che virano imprevedibilmente su toni freddi e acidi, rendono gli
“acquerelli” di Fabio unici proprio per la particolare tecnica usata.
Fabio Mariani rappresenta il paesaggio con un pigmento ricavato da esso stesso dando vita ad un “uroborus”
che si alimenta del suo stesso corpo creando un “corto circuito” tra oggetto e soggetto della creazione.
Nota Biografica
Fabio Mariani nasce a Roma nel 1980.
Frequenta l‘Accademia di Belle Arti di Roma dove si laurea in Scenografia. La sua ricerca pittorica si orienta a
indagare le potenzialità e i limiti della materia e traduce, attraverso stratificazioni di colori ad olio, inerti e
materiali sintetici, la realtà percepita in un “Universo interiore” ricco di paesaggi e racconti. Le vibrazioni di luce e
colore della tavolozza di Mariani svelano il suo senso di spiritualità e libertà, e diventano per lo spettatore uno
specchio per l’anima. Realizza scenografie per spettacoli teatrali e partecipa a Festival quail: Festivalteatro
Napoli e in quello di Andria nel 2008 con “Come un cane”, regia di Vincenzo Diglio. Lavora anche come incisore
e con la tecnica dell’acquaforte realizza l’opera per la copertina del libro “La scampagnata” di Fernando Arrabal
pubblicata dalla Pellicanolibri. Altre sue opere sono state scelte per diventare immagine di copertina di libri.
Vincitore di numerosi premi. Ha esposto in musei e gallerie in Italia e all’estero. Sue opere sono in collezioni
pubbliche e private. Vive e lavora a Roma .
Info mostra
A cura di: Olivia Spatola
In mostra dal 3 agosto al 18 agosto 2016
Inaugurazione 3 agosto 2016 ore 17.30
Special event: performance sonora di Dario Pierini e Fabio Mariani | mercoledì 3 agosto 2016 ore 19.00
Location: Castello Manservisi,
Indirizzo: via Alessandro Manservisi 3, Castelluccio (Porretta Terme)
Info mostra: www.castellomanservisi.it | Tel: 3475321382
Comunicazione: Olivia Spatola | Tel: 3346865540 | Mail: olivia.patola@gmil.com
CON IL SOSTEGNO DI: Philobiblon Gallery, Roma
Storie di salamandre e tannino
A cura di: Olivia Spatola
In mostra dal 3 agosto al 18 agosto 2016
Inaugurazione 3 agosto 2016 ore 17.30
Special event: performance sonora di Dario Pierini e Fabio Mariani | mercoledì 3 agosto 2016 ore 19.00
Location: Castello Manservisi,
Indirizzo: via Alessandro Manservisi 3, Castelluccio (Porretta Terme)
Mercoledì 3 agosto 2016 alle ore 17.30 si terrà l’inaugurazione di Castenea. Storie di salamandre e tannino
mostra personale di Fabio Mariani, a cura di Olivia Spatola, presso il Castello Manservisi sito a Castelluccio,
in provincia di Porretta Terme. In occasione dell’inaugurazione verrà eseguita una performance sonora da
Dario Pierini, alla tastiera, e Fabio Mariani, alla chitarra, che daranno vita ad una serie d’improvvisazioni
ispirate al tema della mostra.
La pittura di Fabio Mariani è stata definita “un’archeologia degli strati”, intendendo gli stati della terra che
ricoprono e conservano i detriti, i reperti, i frammenti. La terra è il più solido dei cinque elementi: protettrice delle
energie primarie, grande madre di tutte le forme viventi. Nella genesi viene definita “materia prima” e nei
mutamenti (I Ching) corrisponde alla forza ancestrale del femminile che accoglie, nutre e protegge. Tutte le
culture l’hanno considerata un organismo unico, vivo e pulsante capace di configurarsi nelle varie sfaccettature
dell’ecosistema.
Mariani, riconducendosi idealmente alla terra, riproduce sensazioni di un ambito molto preciso: quello
naturalistico. Come per gli “ultimi naturalisti”, teorizzati da Francesco Arcangeli nel ’54 (Bendini, Moreni, Vacchi,
Mandelli e Raccagni), che lavorarono nelle terre di Romagna, il riferimento formale rimane il reale con le proprie
fattezze e, in questo caso, i propri colori. Colori che sono piani visivi a comporre e definire lo spazio della
visione. Una visione, quella di Mariani, che si conforma sempre in orizzontale, come orizzontale è il paesaggio
con i prati, i campi e i terreni secchi delle campagne. Più che la città, a definire la sua poetica è la campagna e
la natura incontaminata dei boschi oltre i borghi abitativi: non vi è presenza umana nel suo lavoro se non come
punto di osservazione sul reale. Anche quando la materia pittorica diventa una densa concrezione, non è mai
forma autonoma, autelica: il gesto poetico non perde mai la prospettiva a vantaggio della tattilità.
Sebbene l’artista indaghi a fondo la materia e la rappresenti dentro la sua pittura, la physis è comunque
esaminata all’interno della visione. La pittura di Mariani conferma una referenzialità al reale: i colori ed i
pigmenti da lui creati, a volte estremamente diluiti a volte densi e tattili, non sono mai finalizzati a sé stessi ed in
questo si smarca da un ipotetico neo astrattismo o concretismo.
Il paesaggio di Fabio non è certo quello ottocentesco puramente ottico e retinico, ma un campo di indagine
quasi da scienziato alchimista che rappresenta la natura con la materia stessa di cui è composta.
Mariani è anche un profondo conoscitore delle tecniche pittoriche e collezionista di antichi trattati. Fin da
studente ha sviluppato una ricerca volta ad unire arcaici procedimenti con materiali sia naturali che chimici.
Per alcune opere della mostra, ha utilizzato un particolare inchiostro ferrogallico ricavato dal tannino estratto
dalle noci di galla delle querce circostanti il castello Malservisi, sede dell’esposizione. L’artista è stato
fortemente ispirato da questo luogo anticamente chiamato Castanae, da qui il titolo della mostra, poichè vi si
estraeva il tannino dai castagni per le concerie, tannino poi utilizzato anche per la realizzazione dell’inchiostro.
Quest’ultimo, di origine antichissima, è stato usato maggiormente in epoca medievale per essere poi sostituito,
in tempi più recenti, da quello in china. La particolarità di tale inchiostro è la possibilità di ottenere una vasta
gamma di toni cromatici usando vari livelli di diluizione.
Mariani sviluppa una vera e propria ricerca da alchimista della pittura che lo porta a elaborare raffinatissimi
disegni ad inchiostro quasi acquerellato, in cui il cangiantismo degli ocra e dei grigi e’ affidato alla materia stessa
che li compone. Le sfumature calde dei grigi, che virano imprevedibilmente su toni freddi e acidi, rendono gli
“acquerelli” di Fabio unici proprio per la particolare tecnica usata.
Fabio Mariani rappresenta il paesaggio con un pigmento ricavato da esso stesso dando vita ad un “uroborus”
che si alimenta del suo stesso corpo creando un “corto circuito” tra oggetto e soggetto della creazione.
Nota Biografica
Fabio Mariani nasce a Roma nel 1980.
Frequenta l‘Accademia di Belle Arti di Roma dove si laurea in Scenografia. La sua ricerca pittorica si orienta a
indagare le potenzialità e i limiti della materia e traduce, attraverso stratificazioni di colori ad olio, inerti e
materiali sintetici, la realtà percepita in un “Universo interiore” ricco di paesaggi e racconti. Le vibrazioni di luce e
colore della tavolozza di Mariani svelano il suo senso di spiritualità e libertà, e diventano per lo spettatore uno
specchio per l’anima. Realizza scenografie per spettacoli teatrali e partecipa a Festival quail: Festivalteatro
Napoli e in quello di Andria nel 2008 con “Come un cane”, regia di Vincenzo Diglio. Lavora anche come incisore
e con la tecnica dell’acquaforte realizza l’opera per la copertina del libro “La scampagnata” di Fernando Arrabal
pubblicata dalla Pellicanolibri. Altre sue opere sono state scelte per diventare immagine di copertina di libri.
Vincitore di numerosi premi. Ha esposto in musei e gallerie in Italia e all’estero. Sue opere sono in collezioni
pubbliche e private. Vive e lavora a Roma .
Info mostra
A cura di: Olivia Spatola
In mostra dal 3 agosto al 18 agosto 2016
Inaugurazione 3 agosto 2016 ore 17.30
Special event: performance sonora di Dario Pierini e Fabio Mariani | mercoledì 3 agosto 2016 ore 19.00
Location: Castello Manservisi,
Indirizzo: via Alessandro Manservisi 3, Castelluccio (Porretta Terme)
Info mostra: www.castellomanservisi.it | Tel: 3475321382
Comunicazione: Olivia Spatola | Tel: 3346865540 | Mail: olivia.patola@gmil.com
CON IL SOSTEGNO DI: Philobiblon Gallery, Roma
03
agosto 2016
Fabio Mariani – Castenea. Storie di salamandre e tannino
Dal 03 al 18 agosto 2016
arte contemporanea
Location
CASTELLO MANSERVISI
Porretta Terme, via Alessandro Manservisi, 3, (Bologna)
Porretta Terme, via Alessandro Manservisi, 3, (Bologna)
Vernissage
3 Agosto 2016, ore 17.30 - ore 19 performance sonora di Dario Pierini e Fabio Mariani
Autore
Curatore