La vita quotidiana, con i suoi ritmi incalzanti e frenetici, ci impedisce di osservare il mondo che ci circonda e spesso ci porta a vivere in totale solitudine. La città si concede agli occhi di Fabio Testa e Dario Magri che, attraverso la pittura e la fotografia, si perdono nei suoi meandri misteriosi, lasciando convergere le immagini verso la stessa soluzione spaziale. Le automobili bloccate nel traffico caotico, gli edifici addossati l’uno all’altro, le strade, la galleria, la metropolitana deserta: scorci quotidiani visti da differenti punti di osservazione catturano l’attenzione dell’osservatore, spesso troppo distratto per soffermarsi sul dettaglio. Si rendono visibili fenomeni oggettivi che in condizioni normali sfuggono alla percezione dell’occhio umano. La figura umana è assente, ma l’uomo è il vero protagonista di queste opere, celato dietro ciò che quotidianamente lo circonda. Lo spazio raffigurato ha una sua solitudine, le strade, i palazzi di vetro, le luci della notte, ogni cosa ha una propria solitudine.

Pittura e fotografia, diari intimi di viaggi solitari percorsi attraverso due esperienze parallele, unite in una mostra che invita a fermarsi e riflettere sulla condizione umana. ( Elena Vuolo )