La Mostra Fabio Zonta presenta 20 immagini di grandi dimensioni (100x100 cm) e 26 piu piccole (50x50 cm) realizzate nel corso del 20062007 nell’ambito della sua ricerca artistica sulla palingenesi, sulla trasformazione.

Il lavoro proposto da Zonafranca ha acceso l’ interesse e l’ impegno di importanti gallerie newyorkesi come la “Barry Friedman ltd di Chelsea”, che ospiteranno le prossime mostre sulla palingenesi che Zonta qui ha anticipato in edizione limitata.





Testi critici Le opere di Fabio Zonta - scrive il critico Cesare Cunaccia - sono “fotografie di grande formato che rivelano una meditazione intima, scavata e in fondo pacificante sulla vita e sulla morte. Fiori che esalano le ultime energie vitali, annunciando una nuova esistenza tramite una calligrafica tempesta, un’ineffabile nebulosa di semi. Palingenesi, rinascita, rinnovarsi di promesse, metafora di frutti e di presagi”.



“Zonta è riuscito a trovare una propria originalissima visione che sta in perfetto equilibrio fra l’interpretazione scientifica e quella poetica, fra l’analisi minuziosa della realtà e il rimando a qualcosa che va oltre l’immediatezza – prosegue Roberto Mutti - Per questo le sue immagini sono solo apparentemente semplici: ripresi su sfondo bianco grazie al quale anche i più minuti particolari acquisiscono la giusta importanza, i suoi soggetti escono dall’ambito botanico per entrare a pieno titolo in una dimensione estetica che spiazza l’osservatore perché lo coinvolge in un gioco visivo carico di allusioni misteriose”.





Biografia

Fabio Zonta Nato a Bassano del Grappa nel 1958, Fabio Zonta ha vissuto a Milano dove, all’età di diciannove anni, è stato assistente alla Publifoto di Alfredo Fratelli. Ha lavorato con Alfa Castaldi e con Christopher Broadbent. Dal 1979 al 1982 è assistente di Davide Mosconi con il quale costituisce in seguito un forte sodalizio. La ricerca in continua evoluzione di Zonta prosegue parallela alla collaborazione con alcune riviste di architettura e design e con importanti studi di architettura, nonché alla documentazione di opere di vari artisti per cataloghi e mostre. Dal 2006 si è dedicato ad una personale ricerca fotografica sulla Palingenesi.