L’installazione è concepita secondo i criteri del “teatro dei luoghi”, progetto incentrato sulla creazione di lavori teatrali o installativi ideati a partire dai caratteri specifici dei siti. Questi ultimi vengono assunti non come “scenografie” per azioni preparate altrove, ma come elementi sulla base dei quali il lavoro prende le mosse e come fattori strutturanti rispetto all’organizzazione drammaturgica, visiva, spaziale e sonora.

In Orizzonte mobile, intervento senza attori, ma che comprende azioni-video, il luogo che accoglie e suggerisce l’intervento è la moderna struttura del Teatro Ateneo dell’Università di Salerno, della quale vengono utilizzate sia la sala che il palcoscenico.

Il lavoro affronta i temi del luogo, del tempo e dell’azione, in rapporto allo spazio dato. La sala ed il palcoscenico, normalmente sedi di uno spazio e di un tempo circoscritti dall’architettura e dall’avvenimento teatrali, vengono qui liberati da quei riferimenti e uniti in un unico universo visivo-sonoro, in uno spazio-tempo fantastico, nel quale il visitatore può entrare senza limitazioni temporali e muoversi liberamente.

Le azioni visive e il suono sono sospesi in una dimensione atemporale (azioni “senza fine” e loop sonoro). L’orizzonte – la linea d’orizzonte solitamente normativa dello spazio scenico e della visione frontale nel teatro all’italiana – è mobile. Il luogo-teatro diviene un “cosmo” generatore di visioni.

Montaggio video: Studio PWV, Roma
FABRIZIO CRISAFULLI
www.fabriziocrisafulli.it

Regista ed artista visivo, svolge la propria ricerca in campo teatrale ed installativo. È direttore artistico della compagnia Il Pudore Bene in Vista, con base a Roma, da lui stesso fondata nel 1991, con la quale ha rappresentato i propri principali spettacoli, oltre che in Italia, in numerosi paesi europei ed extraeuropei.

Il suo lavoro è incentrato sulla ricerca delle necessità e motivazioni comuni del teatro, della danza e delle arti visive, in direzione di un’unità poetica. In esso lo spazio, la luce e il suono sono intesi come componenti strutturali della scrittura scenica.

È docente di “Scenotecnica” all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Svolge un’intensa attività seminariale e laboratoriale, incentrata sul proprio metodo di lavoro, presso Università, istituzioni teatrali e festival in tutto il mondo.