Questa mostra è essenzialmente una raccolta di scene di vita quotidiana scattate per le strade e nei luoghi pubblici dell’India del nord dall’autore nell’estate del 2005. Il lavoro esposto non vuole avere la presunzione di dare risposte univoche alla complessità della società indiana ma una sorta di via “mediata”, non il meglio e non il peggio. E’ una sorta di taccuino di viaggio in cui sono annotate le impressioni da approfondire in un prossimo futuro.

Il titolo, Panoram’India, prende origine dal formato fotografico, il panoramico ,scelto per l’occasione perchè conferisce a ciascun scatto la sensazione dilatata del teatro. Ogni immagine o personaggio sembra scelto per disorientare l’osservatore, per colpirlo con sensazioni forti simili a quelle che probabilmente l’autore ha provato nell’atto di scattare la foto. La volontà è quella di presentare quanti più particolari possibili entro il limite fisico della fotografia armonizzando la complessità di emozioni da cui si è investiti. Le immagini scattate sono di “approccio”, al fine di osservare con i propri occhi le storie, anche quelle che ormai hanno assunto valore mitico, sugli indiani, sul problema delle caste, sulla povertà, sul disagio sociale e sulla loro profonda spiritualità.