A pezzi, la prima personale di Fabrizio Sebastiani a Pescara, sua città d’origine, presso la Galleria D’Adamo, presenta la ricerca di un artista visionario ed elegante, ironico e versatile, sottile e tagliente.
Il suo fare arte dialoga intensamente con il supporto che sceglie di volta in volta, tra tela, vetro e materiali alternativi industriali.
La ricerca sulla forma e sulla sua frantumazione come tecnica creativa pone in primo piano l’uso del colore come ricorso ad un lessico inesauribile che compone figure attraverso una pittura informale, segnica e materica. Oltre la pittura, realizza sculture e installazioni cercando di tirare fuori da ogni supporto il massimo delle sue potenzialità espressive. Ogni volta chiama in causa lo sguardo di chi osserva e lo invita ad entrare nel processo di decodifica, per sciogliere i nodi che l’autore pone, provocatoriamente, suscitando dubbi pittosto che certezze.
La sua formazione artistica risente della meticolosità organizzativa del calcolo matematico, ma attinge al ragionamento analitico e alla logica solo per affrancarsi dall’ordine precostituito, per liberare la fantasia e scuotere gli animi di chi osserva.


Cinzia Curini