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Fabrizio Segaricci – Dormi, ché domani arriva presto
Fabrizio Segaricci presenta un progetto site-specific composto da video e foto. La ricerca si concentra sui luoghi familiari, sull’attraversarli e osservarli, e su come questi possano diventare altro e trasformarsi in luoghi dell’anima, in una sorta di deriva che ignora ogni cognizione temporale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Circoloquadro ospita "Dormi, ché domani arriva presto", prima mostra personale di Fabrizio Segaricci a Milano. L’artista, che vive e lavora in Umbria, presenta un progetto site-specific che si articola in due lavori distinti, dialoganti tra loro nello spazio espositivo. La ricerca di Segaricci qui si concentra sui luoghi familiari e conosciuti, sul nostro attraversarli e osservarli, e su come questi possano diventare altro e trasformarsi in luoghi dell’anima, in una sorta di deriva che ignora ogni cognizione temporale.
"Mi hanno mandato una volta in colonia e mi sono perso" è un’opera composta da un video che riprende un lungomare con persone che passeggiano, diventate così protagoniste di un frenetico andirivieni teatrale, rappresentazione di una campionatura di esistenze che paiono non solo attraversare una spiaggia ma un intera vita.
Il video "Sono nato in casa" mostra come si possa tornare in un luogo familiare scoprendo che ci si può anche perdere. La registrazione delle immagini, raccolte in mesi di lavoro, si accavallano: il paesaggio è indagato in giorni e orari diversi, così la notte diventa subito giorno e il paesaggio si trasforma in un ritmo a noi insolito, dettato dalla nostra esperienza di attraversamento.
I titoli, frasi che la madre dell’artista usava ripetere spesso, rispecchiano un radicamento fondamentale con la quotidianità, ma anche il desiderio ricorrente di perdersi. In colonia a sei anni o sotto casa oggi.
Catalogo: intervista di Flavio Arensi, testo di Maurizio Coccia, presentazione di Arianna Beretta.
Fabrizio Segaricci, 1969, vive e lavora a Magione (PG). Inquieto ricercatore e sensibile osservatore della realtà e degli orientamenti artistici più attuali, sperimenta diversi linguaggi artistici cimentandosi nella fotografia, nellʼinstallazione e nella produzione di video contraddistinti da una forte carica concettuale intrisa di umori sociali e questioni storiche. La sintesi del lessico utilizzato (inquadrature fisse, centralità del soggetto, pulizia formale) rappresenta lʼossatura di questo diario visivo minimo. Una narrazione che si articola per brevi ed epigrammatiche analogie al fine di restituire con forza, ma anche con poesia, contraddizioni storiche, sociali e personali.
Dal 2004 a oggi Segaricci ha esposto in numerose mostre personali e collettive in prestigiosi spazi pubblici e privati italiani e stranieri tra i quali Palazzo Lucarini Trevi, CRAC Centro arte contemporanea Cremona, Viafarini Milano, Sassetti Cultura Milano, Teatro Accento Roma, Trevi Flash Art Museum Trevi-Perugia, Museolaboratorio Città Sant'Angelo Pescara, Pinacoteca Bãrao de Santo Ãngelo/Istituto de Artes Rio Grande do Sul-Brasile, Istituto Italiano di Cultura Madrid, Museum of New Art Detroit-U.S.A.
"Mi hanno mandato una volta in colonia e mi sono perso" è un’opera composta da un video che riprende un lungomare con persone che passeggiano, diventate così protagoniste di un frenetico andirivieni teatrale, rappresentazione di una campionatura di esistenze che paiono non solo attraversare una spiaggia ma un intera vita.
Il video "Sono nato in casa" mostra come si possa tornare in un luogo familiare scoprendo che ci si può anche perdere. La registrazione delle immagini, raccolte in mesi di lavoro, si accavallano: il paesaggio è indagato in giorni e orari diversi, così la notte diventa subito giorno e il paesaggio si trasforma in un ritmo a noi insolito, dettato dalla nostra esperienza di attraversamento.
I titoli, frasi che la madre dell’artista usava ripetere spesso, rispecchiano un radicamento fondamentale con la quotidianità, ma anche il desiderio ricorrente di perdersi. In colonia a sei anni o sotto casa oggi.
Catalogo: intervista di Flavio Arensi, testo di Maurizio Coccia, presentazione di Arianna Beretta.
Fabrizio Segaricci, 1969, vive e lavora a Magione (PG). Inquieto ricercatore e sensibile osservatore della realtà e degli orientamenti artistici più attuali, sperimenta diversi linguaggi artistici cimentandosi nella fotografia, nellʼinstallazione e nella produzione di video contraddistinti da una forte carica concettuale intrisa di umori sociali e questioni storiche. La sintesi del lessico utilizzato (inquadrature fisse, centralità del soggetto, pulizia formale) rappresenta lʼossatura di questo diario visivo minimo. Una narrazione che si articola per brevi ed epigrammatiche analogie al fine di restituire con forza, ma anche con poesia, contraddizioni storiche, sociali e personali.
Dal 2004 a oggi Segaricci ha esposto in numerose mostre personali e collettive in prestigiosi spazi pubblici e privati italiani e stranieri tra i quali Palazzo Lucarini Trevi, CRAC Centro arte contemporanea Cremona, Viafarini Milano, Sassetti Cultura Milano, Teatro Accento Roma, Trevi Flash Art Museum Trevi-Perugia, Museolaboratorio Città Sant'Angelo Pescara, Pinacoteca Bãrao de Santo Ãngelo/Istituto de Artes Rio Grande do Sul-Brasile, Istituto Italiano di Cultura Madrid, Museum of New Art Detroit-U.S.A.
25
gennaio 2012
Fabrizio Segaricci – Dormi, ché domani arriva presto
Dal 25 gennaio al 03 marzo 2012
arte contemporanea
Location
CIRCOLOQUADRO
Milano, Via Gian Battista Passerini, 18, (Milano)
Milano, Via Gian Battista Passerini, 18, (Milano)
Orario di apertura
Da martedì a venerdì ore 15-19 o su appuntamento
Vernissage
25 Gennaio 2012, Ore 18.30
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