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Fariba Ferdosi
personale dell’artista iraniana
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Al centro del pensiero dell’artista iraniana si trova un’icona, ed è
già una trasgressione, nella cultura della decorazione pura e
dell’astratto, che rifugge dalla figura per ricorrere all’incantamento
della parola. Si tratta di un recupero nel segno del simbolico, che
affonda le radici nella religione ed opera uno slittamento altalenante
tra la tradizione occidentale ed orientale. All’incrocio dei
significanti si iscrive l’idea del sacrificio, in nome tuttavia non
della salvezza d’atavica memoria, ma della guerra di aggressione e
regressione di stupida attualità. Il gesto rituale viene svuotato della
sua drammatica urgenza e diviene banale ed inconsapevole atto di una
asettica vita/morte, grazie alla logica della ripetizione
potenzialmente infinita, della simmetria bilaterale, della
bidimensionalità propria dell’incardinarsi di ordito e trama nel luogo
del tappeto persiano. La carne è stata ormai definitivamente bandita,
per lasciare il posto all’eleganza e alla stilizzazione dell’ornamento.
Certo, si recupererà nello spazio performativo che le compete, quello
fisico della vita.
già una trasgressione, nella cultura della decorazione pura e
dell’astratto, che rifugge dalla figura per ricorrere all’incantamento
della parola. Si tratta di un recupero nel segno del simbolico, che
affonda le radici nella religione ed opera uno slittamento altalenante
tra la tradizione occidentale ed orientale. All’incrocio dei
significanti si iscrive l’idea del sacrificio, in nome tuttavia non
della salvezza d’atavica memoria, ma della guerra di aggressione e
regressione di stupida attualità. Il gesto rituale viene svuotato della
sua drammatica urgenza e diviene banale ed inconsapevole atto di una
asettica vita/morte, grazie alla logica della ripetizione
potenzialmente infinita, della simmetria bilaterale, della
bidimensionalità propria dell’incardinarsi di ordito e trama nel luogo
del tappeto persiano. La carne è stata ormai definitivamente bandita,
per lasciare il posto all’eleganza e alla stilizzazione dell’ornamento.
Certo, si recupererà nello spazio performativo che le compete, quello
fisico della vita.
11
gennaio 2006
Fariba Ferdosi
Dall'undici al 24 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
ZANARINI
Bologna, Piazza Galvani, 1, (Bologna)
Bologna, Piazza Galvani, 1, (Bologna)
Vernissage
11 Gennaio 2006, ore 19
Autore
Curatore