Con infinita attenzione e prudenza e qualche inquietudine Roberta Perfetti e Massimo Riposati hanno condotto Fausto Delle Chiaie nei luoghi chiusi e aperti della Galleria. Condotto ma non trascinato, dall’area dell’Ara Pacis, suo Museo all’aria aperta, come lui ama definirlo, da più di venti anni contemporaneamente teatro delle sue opere e della sua quotidianità.
Una mostra Dentro le Mura.
Artista sereno e irrequieto, dalla ingenua e scaltra ironia, Delle Chiaie si offre generosamente ai venti ed alla pioggia della nostra società, a volte si lascia calpestare con il suo affettuoso consenso, ma sempre sferza e colpisce con dolcissima violenza.
Scrive Achille Bonito Oliva: “L’arte non è un fine ma un mezzo che massaggia il muscolo atrofizzato della comunità, buca la sensibilità pellicolare del corpo sociale e l’immaginario collettivo, anche per strada.
L’arte è rubbish, robaccia utile all’inciampo di un’umanità disastrata dalla telematica. Fausto Delle Chiaie è un inviato speciale nella realtà che corre in soccorso della vita. Anche della nostra”.