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Fede Speranza Carità. Le porte dipinte dell’antica cappella del Palazzo Vescovile di Imola
Il secondo DIALOGO è dedicato alle tre porte dipinte dell’antica cappella del Palazzo Vescovile, fatta costruire e decorare dal cardinale Gian Carlo Bandi, vescovo di Imola dal 1752 al 1785, cui si deve l’importante opera di ammodernamento e restauro del palazzo.
Comunicato stampa
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DIALOGHI | otto piccole mostre per il Giubileo
2/8 Primo Dialogo
FEDE SPERANZA CARITÀ
Le porte dipinte dell'antica cappella
del Palazzo Vescovile di Imola
Museo e Pinacoteca Diocesani di Imola
8-30 marzo 2025
I DIALOGHI sono piccole mostre che – partendo dal tema giubilare “Pellegrini di speranza” – mettono a confronto una o più opere provenienti da altri musei, collezionisti privati e chiese della diocesi con una nella raccolta del Museo Diocesano.
Il nostro museo non aderisce, dunque, al modello della mostra blockbuster, l'idea di accogliere in prestito capolavori magari in grado di richiamare il grande pubblico, ma estranei al percorso espositivo, privilegiando la valorizzazione della propria collezione e del patrimonio artistico diocesano.
Si tratta di opere scelte intorno ai temi del Dono, della Speranza, della Grazia, che ogni persona, ogni pellegrino, potrà percepire come spunto per una positiva relazione con gli altri. Queste piccole mostre valorizzano i temi del Giubileo attraverso la via della bellezza, nel suo significato più profondo, poiché l’arte è una porta aperta verso l’infinito.
Il secondo DIALOGO è dedicato alle tre porte dipinte dell'antica cappella del Palazzo Vescovile, fatta costruire e decorare dal cardinale Gian Carlo Bandi, vescovo di Imola dal 1752 al 1785, cui si deve l'importante opera di ammodernamento e restauro del palazzo, affidata al rinomato architetto imolese Cosimo Morelli. Le porte, dopo la costruzione della nuova cappella avvenuta alla metà del ‘900, furono collocate nelle sale dell’Archivio Diocesano di Imola, ove sono tuttora custodite.
La mostra “Fede Speranza Carità. Le porte dipinte dell’antica cappella del Palazzo Vescovile di Imola”, curata da Marco Violi e allestita nella Sala grande del Museo Diocesano, sarà visibile a partire da sabato 8 marzo nei giorni e negli orari di apertura del museo. Non è previsto un vernissage.
Il Palazzo Vescovile di Imola fu edificato a partire dal 1187 insieme con la nuova Cattedrale. consacrata, ma i lavori per il Palazzo non erano ancora compiuti. Il cardinale Giancarlo Bandi (1752-1785) durante il suo episcopato pose mano al rifacimento di una consistente porzione dell’edificio, su disegno di Cosimo Morelli (Imola, 1732-1812), che rispettò la distribuzione in tre grandi appartamenti e collegò i primi due con una grandiosa sala ricavata dall’abbattimento di alcuni vani in dislivello e creò uno scalone monumentale di accesso. Il vescovo Bandi curò anche la decorazione della cappella del palazzo, affidandola a Giovanni Rambaldi da Budrio. L’opera, a trompe-l’oeil architettonico, fu compiuta prima del 1775, anno in cui il Bandi divenne cardinale.
Con il restauro del piano nobile del palazzo, eseguito dal 1956 al 1960 per volontà del vescovo Benigno Carrara, fu costruita una nuova cappella in forme sobrie e moderne, in sostituzione di quella voluta dal Bandi, ora adibita a segreteria del vescovo.
Si tratta di manufatti in legno (cm 185x66) composti da due specchiature ciascuna. La decorazione è costituita superiormente da plinti architettonici - ai cui lati sono due vasi acroteriali - su cui danza un angioletto recante in mano un fiore; inferiormente campeggia lo stemma del cardinale Giancarlo Bandi, cui si deve il riordino e la decorazione della cappella.
Dentro tre riserve circolari, tra raffinati decori vegetali a grisaglia, troviamo dipinte a monocromo altrettante virtù (tre teologali e una cardinale): Speranza, Carità e Giustizia; la Fede, invece, è aggiunta ottocentesca. Completa la decorazione ad olio un grande capo alato d’angelo risolto sempre en grisaille, di raffinata qualità esecutiva. La scheda inventariale riporta quale autore della decorazione il pittore imolese Giuseppe Righini. Pietro Antonio Meloni (nelle sue “Memorie” del 1834) indica in Righini l’autore dei “puttini” della decorazione parietale della cappella, ma non menziona mai le porte dipinte. Nel “Libro di cassa” per l’anno 1752 della Mensa Vescovile troviamo il nome dell’imolese Giovanni Battista Gabbioni quale autore di numerosi stemmi di Bandi “ad olio e a guazzo” posti in varie parti del palazzo: si potrebbe pensare perciò al Gabbioni per la decorazione delle porte con lo stemma cardinalizio del Bandi.
Questa mostra nasce dalla consapevolezza che una parte delle opere d’arte del Palazzo Vescovile non è fruibile al pubblico, sia perché custodita nei depositi, sia perché collocata nella parte del palazzo non musealizzata.
Il progetto “DIALOGHI. Otto piccole mostre per il Giubileo 2025” vuole restituire nuova vita a opere d’arte di fatto poco o per nulla visibili, mediante la rotazione nei nuovi percorsi delle collezioni, o inserendole in occasioni espositive di approfondimento come, appunto, la presente.
------------------------------
Il progetto DIALOGHI è realizzato con il contributo di
Main sponsor 2025: Fondazione Cassa di Risparmio di Imola | Fondazione Istituzioni Riunite di Imola | Allianz Bank Private senior partner Gabriele Vassura | Banca di Credito Cooperativo Ravennate Forlivese & Imolese
Sponsor 2024: CNA Imola | ICEA | Normanni Assicurazioni Imola | Stampa & Ricamo di Umberto Sercecchi | Confcommercio ASCOM Imola | Banca di Imola S.p.A. | 8X1000 Chiesa Cattolica | P.M.V.C. Lavori Edili S.r.l. | Alleanza delle Cooperative Italiane Imola | Agenzia Pratiche Auto Express Imola | Decor Casa Imola | Confartigianato Imprese Bologna Metropolitana | Verdarte
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DIALOGHI | otto piccole mostre per il Giubileo
2/8 Primo Dialogo
FEDE SPERANZA CARITÀ
Le porte dipinte dell'antica cappella
del Palazzo Vescovile di Imola
in collaborazione con Archivio Diocesano di Imola
Sala grande del Museo e Pinacoteca Diocesani di Imola
8-30 marzo 2025
Orari di apertura
martedì e giovedì 9-12, 14-17
mercoledì 9-12
sabato 10-13, 15-19
domenica 15-19
Info
0542 25000
museo@imola.chiesacattolica.it
museo121.wixsite.com/ilmuseodiocesi
2/8 Primo Dialogo
FEDE SPERANZA CARITÀ
Le porte dipinte dell'antica cappella
del Palazzo Vescovile di Imola
Museo e Pinacoteca Diocesani di Imola
8-30 marzo 2025
I DIALOGHI sono piccole mostre che – partendo dal tema giubilare “Pellegrini di speranza” – mettono a confronto una o più opere provenienti da altri musei, collezionisti privati e chiese della diocesi con una nella raccolta del Museo Diocesano.
Il nostro museo non aderisce, dunque, al modello della mostra blockbuster, l'idea di accogliere in prestito capolavori magari in grado di richiamare il grande pubblico, ma estranei al percorso espositivo, privilegiando la valorizzazione della propria collezione e del patrimonio artistico diocesano.
Si tratta di opere scelte intorno ai temi del Dono, della Speranza, della Grazia, che ogni persona, ogni pellegrino, potrà percepire come spunto per una positiva relazione con gli altri. Queste piccole mostre valorizzano i temi del Giubileo attraverso la via della bellezza, nel suo significato più profondo, poiché l’arte è una porta aperta verso l’infinito.
Il secondo DIALOGO è dedicato alle tre porte dipinte dell'antica cappella del Palazzo Vescovile, fatta costruire e decorare dal cardinale Gian Carlo Bandi, vescovo di Imola dal 1752 al 1785, cui si deve l'importante opera di ammodernamento e restauro del palazzo, affidata al rinomato architetto imolese Cosimo Morelli. Le porte, dopo la costruzione della nuova cappella avvenuta alla metà del ‘900, furono collocate nelle sale dell’Archivio Diocesano di Imola, ove sono tuttora custodite.
La mostra “Fede Speranza Carità. Le porte dipinte dell’antica cappella del Palazzo Vescovile di Imola”, curata da Marco Violi e allestita nella Sala grande del Museo Diocesano, sarà visibile a partire da sabato 8 marzo nei giorni e negli orari di apertura del museo. Non è previsto un vernissage.
Il Palazzo Vescovile di Imola fu edificato a partire dal 1187 insieme con la nuova Cattedrale. consacrata, ma i lavori per il Palazzo non erano ancora compiuti. Il cardinale Giancarlo Bandi (1752-1785) durante il suo episcopato pose mano al rifacimento di una consistente porzione dell’edificio, su disegno di Cosimo Morelli (Imola, 1732-1812), che rispettò la distribuzione in tre grandi appartamenti e collegò i primi due con una grandiosa sala ricavata dall’abbattimento di alcuni vani in dislivello e creò uno scalone monumentale di accesso. Il vescovo Bandi curò anche la decorazione della cappella del palazzo, affidandola a Giovanni Rambaldi da Budrio. L’opera, a trompe-l’oeil architettonico, fu compiuta prima del 1775, anno in cui il Bandi divenne cardinale.
Con il restauro del piano nobile del palazzo, eseguito dal 1956 al 1960 per volontà del vescovo Benigno Carrara, fu costruita una nuova cappella in forme sobrie e moderne, in sostituzione di quella voluta dal Bandi, ora adibita a segreteria del vescovo.
Si tratta di manufatti in legno (cm 185x66) composti da due specchiature ciascuna. La decorazione è costituita superiormente da plinti architettonici - ai cui lati sono due vasi acroteriali - su cui danza un angioletto recante in mano un fiore; inferiormente campeggia lo stemma del cardinale Giancarlo Bandi, cui si deve il riordino e la decorazione della cappella.
Dentro tre riserve circolari, tra raffinati decori vegetali a grisaglia, troviamo dipinte a monocromo altrettante virtù (tre teologali e una cardinale): Speranza, Carità e Giustizia; la Fede, invece, è aggiunta ottocentesca. Completa la decorazione ad olio un grande capo alato d’angelo risolto sempre en grisaille, di raffinata qualità esecutiva. La scheda inventariale riporta quale autore della decorazione il pittore imolese Giuseppe Righini. Pietro Antonio Meloni (nelle sue “Memorie” del 1834) indica in Righini l’autore dei “puttini” della decorazione parietale della cappella, ma non menziona mai le porte dipinte. Nel “Libro di cassa” per l’anno 1752 della Mensa Vescovile troviamo il nome dell’imolese Giovanni Battista Gabbioni quale autore di numerosi stemmi di Bandi “ad olio e a guazzo” posti in varie parti del palazzo: si potrebbe pensare perciò al Gabbioni per la decorazione delle porte con lo stemma cardinalizio del Bandi.
Questa mostra nasce dalla consapevolezza che una parte delle opere d’arte del Palazzo Vescovile non è fruibile al pubblico, sia perché custodita nei depositi, sia perché collocata nella parte del palazzo non musealizzata.
Il progetto “DIALOGHI. Otto piccole mostre per il Giubileo 2025” vuole restituire nuova vita a opere d’arte di fatto poco o per nulla visibili, mediante la rotazione nei nuovi percorsi delle collezioni, o inserendole in occasioni espositive di approfondimento come, appunto, la presente.
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Il progetto DIALOGHI è realizzato con il contributo di
Main sponsor 2025: Fondazione Cassa di Risparmio di Imola | Fondazione Istituzioni Riunite di Imola | Allianz Bank Private senior partner Gabriele Vassura | Banca di Credito Cooperativo Ravennate Forlivese & Imolese
Sponsor 2024: CNA Imola | ICEA | Normanni Assicurazioni Imola | Stampa & Ricamo di Umberto Sercecchi | Confcommercio ASCOM Imola | Banca di Imola S.p.A. | 8X1000 Chiesa Cattolica | P.M.V.C. Lavori Edili S.r.l. | Alleanza delle Cooperative Italiane Imola | Agenzia Pratiche Auto Express Imola | Decor Casa Imola | Confartigianato Imprese Bologna Metropolitana | Verdarte
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DIALOGHI | otto piccole mostre per il Giubileo
2/8 Primo Dialogo
FEDE SPERANZA CARITÀ
Le porte dipinte dell'antica cappella
del Palazzo Vescovile di Imola
in collaborazione con Archivio Diocesano di Imola
Sala grande del Museo e Pinacoteca Diocesani di Imola
8-30 marzo 2025
Orari di apertura
martedì e giovedì 9-12, 14-17
mercoledì 9-12
sabato 10-13, 15-19
domenica 15-19
Info
0542 25000
museo@imola.chiesacattolica.it
museo121.wixsite.com/ilmuseodiocesi
08
marzo 2025
Fede Speranza Carità. Le porte dipinte dell’antica cappella del Palazzo Vescovile di Imola
Dall'otto al 30 marzo 2025
arte antica
Location
MUSEO E PINACOTECA DIOCESANI DI IMOLA E DELLE CARROZZE
Imola, Piazza Del Duomo, 1, (Bologna)
Imola, Piazza Del Duomo, 1, (Bologna)
Orario di apertura
martedì, mercoledì, giovedì ore 9-12
martedì, giovedì ore 14-17
sabato 10-13 e 15-19
domenica 15-19
Sito web
Ufficio stampa
Diocesi di Imola
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