FEDERICA BERTINO è nata a Torino nel 1947. Ha frequentato il Liceo Artistico e la Facoltà di Lettere con indirizzo artistico a Torino. Si occupa di pittura, disegno e fotografia. Ha partecipato a numerosi eventi in
Europa e negli Stati Uniti. Accanto all’attività espositiva ha realizzato alcuni testi grafici tra cui: “Genesis” per la collana Il giro del Sole - edizioni Mazzotta a cura di Janus. “Tempo segreto” della collana DisegnoDiverso - edizioni Gribaudo a cura di Paola Gribaudo.
I suoi disegni sono pubblicati su The New York Review of Books, Tuttolibri de
La Stampa, Noi donne, Le donne ridono, Radure - Quaderno di materiale psichico, Minima Poetica de Il Salotto Galleria d’Arte di Como. La sua ultima raccolta di disegni “Disegni per Nives 2009” ha vinto il 1° premio del pubblico a “Grafò 2010”. In qualità di fotografa è stata presente a Parigi, al Palais de Tokyo; a
Montpellier con il Centre National de la Photographie durante “Les Journées
de la Photo”. A Nizza durante “Le Septembre de la Photo”; a “Focales 98”,
nell’ambito del Festival International de la Photographie.
Ha preso parte alla IV e V Biennale Internazionale di Fotografia di Torino; ha collaborato ai Cahiers del Museo della Montagna di Torino.
Sue fotografie, disegni ed opera di pittura sono depositati in raccolte
nazionali ed internazionali. Numerose sono le sue mostre in spazi pubblici e
privati. Nel corso dei 30 anni di amicizia e collaborazione, questa è la quarta mostra presso lo “Studio Laboratorio” di Anna Virando in Torino.
“….Da lontano si ha l’impressione di una raffigurazione astratta, ma man mano che ci si avvicina e si cerca di capire, dall’unità emergono i singoli elementi con le loro caratteristiche e peculiarità ben definite. Federica si sente parte finalmente di questo insieme ed è pronta a confrontarsi con ciò che la circonda. A questo punto, però, proprio adesso, irrompe inaspettata la necessità di dover affrontare un grosso cambiamento. Abbandonare i pastelli ad olio e sostituirli
con l’acrilico. Modificare dunque completamente mezzo d’espressione e di comunicazione con l’esterno. I primi passi sono difficili. Dominano il senso di solitudine, l’isolamento e la paura di sentirsi diversi, raccontati attraverso il cammino di un monaco che nel buio soccorre un uomo solo, l’espressione di un toro rosso che fugge terrorizzato, o le onde in tempesta di un mare al tramonto. Poi, se accettare significa rinascere, questo è ciò che succede….”.