Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Federica Ursig / Gianella Vindigni – filoambilico
doppia personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Gli uccellini sono da invidiare,
evitano
di pensare al tronco e alle radici
beati si dondolano tutto il giorno,
loro che sono leggeri
cantano sull’orlo dei rami.
Paul Klee
Esposte una serie di opere su carta delle due artiste, che si confrontano sullo spazio, legando le loro opere a un filo rosso, che esce dai disegni di Federica Ursig per intrecciarsi con le opere di Gianella Vindigni, appese alle pareti e appoggiate per terra.
Il filo rosso lega le opere in un gioco di spazi, dall’interno all’esterno, dal disegno dentro al foglio - dunque più circoscritto a una dimensione intima - di Federica Ursig, al lavoro di Gianella Vindigni che si proietta all’esterno, dove la carta non è più solo supporto, ma materia che esce e prende forma. Un disegno dunque che sfiora la tridimensionalità, con forza nei lavori dell’artista cilena e con la leggerezza di un ricamo in rosso per Federica Ursig.
Il lavoro di entrambe racchiude il piacere del fare dentro la macchia di colore di un materiale, il piacere del dettaglio che nell’insieme, in un rapporto di complicità costruito con carta e filo, in bilico tra concreto ed effimero, permette il dialogo. Per dirla con le parole di Alberto Giacometti: …“ il dettaglio mi appassiona, il piccolo dettaglio, come l’occhio in un volto o il muschio su un albero. Ma non più dell’insieme, perché: come fare la differenza tra il dettaglio e l’insieme? Sono i dettagli stessi a fare l’insieme… a fare la bellezza di una forma.”
Federica Ursig, nata a Udine nel 1971, disegna su carta frammenti della natura con una tensione creativa che attinge al loro aspetto essenziale. Il tratto sottile della grafite privo di sfumati o il filo rosso di cotone delineano senza approfondire la superficie, ricreando dettagli induttivi che risalgono all’idea di insieme.
Gianella Vindigni, nata a Valparaiso nel 1969, costruisce con pezzi di carta, superfici che si disegnano da sé e prendono forma attraverso lo spazio che esse occupano contestualizzandolo. Il fascino del colore proprio del materiale e la sua manipolazione diventano i singoli segni che compongono una forma, evocando un corpo della natura.
evitano
di pensare al tronco e alle radici
beati si dondolano tutto il giorno,
loro che sono leggeri
cantano sull’orlo dei rami.
Paul Klee
Esposte una serie di opere su carta delle due artiste, che si confrontano sullo spazio, legando le loro opere a un filo rosso, che esce dai disegni di Federica Ursig per intrecciarsi con le opere di Gianella Vindigni, appese alle pareti e appoggiate per terra.
Il filo rosso lega le opere in un gioco di spazi, dall’interno all’esterno, dal disegno dentro al foglio - dunque più circoscritto a una dimensione intima - di Federica Ursig, al lavoro di Gianella Vindigni che si proietta all’esterno, dove la carta non è più solo supporto, ma materia che esce e prende forma. Un disegno dunque che sfiora la tridimensionalità, con forza nei lavori dell’artista cilena e con la leggerezza di un ricamo in rosso per Federica Ursig.
Il lavoro di entrambe racchiude il piacere del fare dentro la macchia di colore di un materiale, il piacere del dettaglio che nell’insieme, in un rapporto di complicità costruito con carta e filo, in bilico tra concreto ed effimero, permette il dialogo. Per dirla con le parole di Alberto Giacometti: …“ il dettaglio mi appassiona, il piccolo dettaglio, come l’occhio in un volto o il muschio su un albero. Ma non più dell’insieme, perché: come fare la differenza tra il dettaglio e l’insieme? Sono i dettagli stessi a fare l’insieme… a fare la bellezza di una forma.”
Federica Ursig, nata a Udine nel 1971, disegna su carta frammenti della natura con una tensione creativa che attinge al loro aspetto essenziale. Il tratto sottile della grafite privo di sfumati o il filo rosso di cotone delineano senza approfondire la superficie, ricreando dettagli induttivi che risalgono all’idea di insieme.
Gianella Vindigni, nata a Valparaiso nel 1969, costruisce con pezzi di carta, superfici che si disegnano da sé e prendono forma attraverso lo spazio che esse occupano contestualizzandolo. Il fascino del colore proprio del materiale e la sua manipolazione diventano i singoli segni che compongono una forma, evocando un corpo della natura.
12
maggio 2006
Federica Ursig / Gianella Vindigni – filoambilico
Dal 12 maggio al 23 giugno 2006
arte contemporanea
Location
CIVICO 32
Bologna, Via Nazario Sauro, 21, (Bologna)
Bologna, Via Nazario Sauro, 21, (Bologna)
Orario di apertura
lunedì/venerdì ore 11:00 – 24:00
Vernissage
12 Maggio 2006, ore 21
Autore