Fellini, che negli anni Trenta aveva iniziato la sua carriera come vignettista umoristico sulle pagine del settimanale “Marc’Aurelio”, continuò a disegnare per tutta la vita con un particolarissimo gusto grottesco. Naturalmente il disegno gli fu d’aiuto anche nella sua attività registica e la raccolta di questi cinquanta disegni, oltremodo rari e curiosi, lo testimonia al meglio. Sfilano così la Gelsomina de La strada, le prostitute de Le notti di Cabiria, la Anita Ekberg de La dolce vita, la Saraghina di Otto e mezzo, e sorprendenti schizzi e bozzetti per Roma, Amarcord, Il Casanova, Prova d’orchestra, La città delle donne, E la nave va, La voce della luna… I “segni di cinema” felliniani ripercorrono tutto il cammino cinematografico del regista, comprendendo anche le sue ultime e meno conosciute produzioni di pubblicità televisive. Completano l’antologia alcune caricature di stretti collaboratori: Ennio Flaiano, Giuseppe Rotunno, Tonino Delli Colli e altri.

La mostra è stata realizzata dalla Galleria Nuages in collaborazione con la Fondazione “Federico Fellini” di Rimini, città natale del cineasta. Il catalogo – curato al pari della mostra da Ferruccio Giromini e Cristina Taverna e progettato da Andrea Rauch per le Edizioni Nuages – riproduce tutti e cinquanta i disegni in esposizione e manifesti, locandine e fotobuste originali della filmografia felliniana.