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Federico Maddalozzo / Darren Murray
doppia personale
Comunicato stampa
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Il lavoro di Federico Maddalozzo è incentrato sull'analisi percettiva e identitaria del colore puro.
In quest'ultimo progetto che prevede quattro installazioni site specific, l'artista si concentra sul carattere individuale ed incerto della visione. Prediligendo materiali leggeri: prodotti cartotecnici, pile di fogli, campioni cromatici Pantone, alluminio, ed intervenendo direttamente sullo spazio, Maddalozzo sottrae agli sguardi, struttura e peso delle forme, concetrando l'attenzione verso il perimetro e la superficie degli oggetti.
In Maybe #05 la luce riflessa dai fotoni di un'intera parete rivestita di centinaia di cartoncini colorati, sporgenti dal muro con due opposte inclinazioni, ridisegna lo spazio intrappolando gli sguardi in un meccanismo ottico destabilizzante.L'incertezza che pervade la precezione, l'impossibilità dei nostri occhi di riconoscere come identiche due superfici cromatiche identiche esposte con inclinazioni differenti, ci riconduce inevitabilmente a tematiche complesse che attraversano l'equilibrio pscicologico dell'individuo.L'illusorità del reale e l'unicità dell'esperienza, così come l'invisibilità delle emozioni, sono i codici sottesi da Federico Maddalozzo.
Darren Murray, riproduce in pittura immagini di paesaggi assolutamente convenzionali, ripresi da calendari o brochure pubblicitarie di viaggi. La cromia è accesissima, con una tavolozza limitata quasi esclusivamente ai colori primari e secondari, assolutamente non naturalistica. Su un'unica campitura omogenea e piatta, Murray traccia il solo profilo degli elementi di fondo; le parti di paesaggio in primo piano, come delle silhouettes, sono invece piene, uniformi, monocrome, dipinte senza alcun uso del chiaroscuro. Solo alcuni particolari del primissimo piano: fiori, fogliame, uccellini sono raffigurati naturalisticamente.
I paesaggi delle quattro tele presenti in mostra sono ripresi da immagini di calendari cinesi. La antiprospetticità, la resa per piani della profondità e l'attenzione spasmodica per il particolare che denotano la tradizione orientale della rappresentazione dello spazio trovano nell'operazione pittorica attuata da Murray un originale contrappunto cromatico tutto occidentale. La scelta delle fonti comunissime dei suoi soggetti testimonia come Murray presti attenzione anche al tema di un uso "commerciale" di immagini stereotipe che rischia di uniformare i modi della figurazione. Il giovane artista nord-irlandese aggiunge una voce originale e autonoma al dialogo tra arte occidentale e arte del resto del mondo, articolando la composizione di una dialettica possibile tra le diverse tradizioni e modalità rappresentative.
Federico Maddalozzo è nato a S. Vito al Tagliamento (PN, Italia) nel 1978. Vive e lavora tra Berlino e Pordenone. Nel 2003 vince la borsa di studio della Fondazione Bevilacqua La Masa; nel 2004 partecipa al X Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti (visiting professor Jimmie Durham); nel 2006 vince il premio DAMS.
Nel 2004 presenta un'imponente progetto site specific presso la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone alla mostra "Lavori in corso: Chimera, Griffith, Maddalozzo" curata da Andrea Bruciati.
Darren Murray è nato ad Antrim (Irlanda del Nord) nel 1977. Vive e lavora a Belfast. Nel 2005 rappresenta, insieme ad altri artisti, l'Irlanda del Nord alla 51ma Biennale di Arti Visive di Venezia.
Nel 2004 e nel 2002 tiene due mostre personali presso la galleria Kevin Kavanagh di Dublino.
Nel 2006 partecipa alla mostra "Dog have no religion. Artist from Northern Ireland" presso il Museo Ceco di Belle Arti di Praga.
The work of Federico Maddalozzo is based on the perceptive and identifiable analysis of pure colour.
In his latest project which provides for four site specific installations, the artist concentrated on the individual and uncertain nature of vision.
Favouring light materials: paper and cardboard items, piles of sheets, chromatic samples Pantone, aluminium, and operating directly on space, Maddalozzo takes the attention away from the look, structure and weight of shapes, and concentrates the attention towards the perimeter and the surface of the objects.
In Maybe #05 the light reflected by the photons of a whole wall covered by hundreds of coloured cards, protruding from the wall in two opposing inclinations, redesigns space and traps the gaze in a destabilising optical mechanism. The uncertainty which pervades the perception, the impossibility for our eyes to recognize how two identical chromatic surfaces exposed with different inclinations, inevitably leads us back to complex themes which cross the individual's psychological balance. The illusoriness of reality and the uniqueness of the experience, just as the invisibleness of emotions, are the codes tinged by Federico Maddalazzo.
Using the medium of paint, Darren Murray reproduces conventional and banal landscape images taken from calendars and travel brochures. Colors are extremely intense, with a restricted palette, almost exclusively composed of primary and secondary colors, completely unnatural. On a uniform, flat and homogeneous pictorial background Murray traces the outlines of the base elements; instead, the parts of the landscape in the foreground, like silhouettes, are full, uniform, monochrome, and painted without any use of chiaroscuro. Only a few details closest to us (flowers, birds….) are portrayed naturally.
The four landscape canvases exhibited are taken from Chinese calendars. The antiperspectiveness, the creation of depth through various levels and the spasmodic attention to detail that denotes traditional oriental representation of space find an original chromatic counterpoint altogether western in the pictorial work created by Murray. The choice of commonplace sources of his subjects shows how Murray also pays attention to the topic of a "commercial" use of stereotypic images that risk standardizing methods of figuration. The young artist from Northern Ireland adds an original and independent voice to the dialogue between Western art and art of the rest of the world, articulating the composition of a possible dialectic between different traditions and representative modalities.
Federico Maddalazzo was born in S. Vito al Tagliamento (PN, Italy) in 1978. He lives and works between Berlin and Pordenone. In 2003 he won the Fondazione Bevilacqua La Masa scholarship; in 2004 he took part in the Fondazione Antonio Ratti X Corso Superiore di Arti Visive (visiting professor Jimmie Durham); in 2006 he won the DAMS award.
In 2004 he presented an impressive site specific project at the Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone in the exhibition "Lavori in corso: Chimera, Griffith, Maddalozzo" edited by Andrea Bruciati.
Darren Murray was born in Antrim (North Ireland) in 1977. He lives and works in Belfast. In 2005, together with other artists, he represents Northern Ireland in the 51st Biennale of Visual Arts in Venice.
In 2004 and 2002 he has two solo shows at Kevin Kavanagh gallery of Dublin.
In 2006 he participates in "Dog have no religion. Artist from Northern Ireland" at Ceco Museum of Fine Arts of Prague.
In quest'ultimo progetto che prevede quattro installazioni site specific, l'artista si concentra sul carattere individuale ed incerto della visione. Prediligendo materiali leggeri: prodotti cartotecnici, pile di fogli, campioni cromatici Pantone, alluminio, ed intervenendo direttamente sullo spazio, Maddalozzo sottrae agli sguardi, struttura e peso delle forme, concetrando l'attenzione verso il perimetro e la superficie degli oggetti.
In Maybe #05 la luce riflessa dai fotoni di un'intera parete rivestita di centinaia di cartoncini colorati, sporgenti dal muro con due opposte inclinazioni, ridisegna lo spazio intrappolando gli sguardi in un meccanismo ottico destabilizzante.L'incertezza che pervade la precezione, l'impossibilità dei nostri occhi di riconoscere come identiche due superfici cromatiche identiche esposte con inclinazioni differenti, ci riconduce inevitabilmente a tematiche complesse che attraversano l'equilibrio pscicologico dell'individuo.L'illusorità del reale e l'unicità dell'esperienza, così come l'invisibilità delle emozioni, sono i codici sottesi da Federico Maddalozzo.
Darren Murray, riproduce in pittura immagini di paesaggi assolutamente convenzionali, ripresi da calendari o brochure pubblicitarie di viaggi. La cromia è accesissima, con una tavolozza limitata quasi esclusivamente ai colori primari e secondari, assolutamente non naturalistica. Su un'unica campitura omogenea e piatta, Murray traccia il solo profilo degli elementi di fondo; le parti di paesaggio in primo piano, come delle silhouettes, sono invece piene, uniformi, monocrome, dipinte senza alcun uso del chiaroscuro. Solo alcuni particolari del primissimo piano: fiori, fogliame, uccellini sono raffigurati naturalisticamente.
I paesaggi delle quattro tele presenti in mostra sono ripresi da immagini di calendari cinesi. La antiprospetticità, la resa per piani della profondità e l'attenzione spasmodica per il particolare che denotano la tradizione orientale della rappresentazione dello spazio trovano nell'operazione pittorica attuata da Murray un originale contrappunto cromatico tutto occidentale. La scelta delle fonti comunissime dei suoi soggetti testimonia come Murray presti attenzione anche al tema di un uso "commerciale" di immagini stereotipe che rischia di uniformare i modi della figurazione. Il giovane artista nord-irlandese aggiunge una voce originale e autonoma al dialogo tra arte occidentale e arte del resto del mondo, articolando la composizione di una dialettica possibile tra le diverse tradizioni e modalità rappresentative.
Federico Maddalozzo è nato a S. Vito al Tagliamento (PN, Italia) nel 1978. Vive e lavora tra Berlino e Pordenone. Nel 2003 vince la borsa di studio della Fondazione Bevilacqua La Masa; nel 2004 partecipa al X Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti (visiting professor Jimmie Durham); nel 2006 vince il premio DAMS.
Nel 2004 presenta un'imponente progetto site specific presso la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone alla mostra "Lavori in corso: Chimera, Griffith, Maddalozzo" curata da Andrea Bruciati.
Darren Murray è nato ad Antrim (Irlanda del Nord) nel 1977. Vive e lavora a Belfast. Nel 2005 rappresenta, insieme ad altri artisti, l'Irlanda del Nord alla 51ma Biennale di Arti Visive di Venezia.
Nel 2004 e nel 2002 tiene due mostre personali presso la galleria Kevin Kavanagh di Dublino.
Nel 2006 partecipa alla mostra "Dog have no religion. Artist from Northern Ireland" presso il Museo Ceco di Belle Arti di Praga.
The work of Federico Maddalozzo is based on the perceptive and identifiable analysis of pure colour.
In his latest project which provides for four site specific installations, the artist concentrated on the individual and uncertain nature of vision.
Favouring light materials: paper and cardboard items, piles of sheets, chromatic samples Pantone, aluminium, and operating directly on space, Maddalozzo takes the attention away from the look, structure and weight of shapes, and concentrates the attention towards the perimeter and the surface of the objects.
In Maybe #05 the light reflected by the photons of a whole wall covered by hundreds of coloured cards, protruding from the wall in two opposing inclinations, redesigns space and traps the gaze in a destabilising optical mechanism. The uncertainty which pervades the perception, the impossibility for our eyes to recognize how two identical chromatic surfaces exposed with different inclinations, inevitably leads us back to complex themes which cross the individual's psychological balance. The illusoriness of reality and the uniqueness of the experience, just as the invisibleness of emotions, are the codes tinged by Federico Maddalazzo.
Using the medium of paint, Darren Murray reproduces conventional and banal landscape images taken from calendars and travel brochures. Colors are extremely intense, with a restricted palette, almost exclusively composed of primary and secondary colors, completely unnatural. On a uniform, flat and homogeneous pictorial background Murray traces the outlines of the base elements; instead, the parts of the landscape in the foreground, like silhouettes, are full, uniform, monochrome, and painted without any use of chiaroscuro. Only a few details closest to us (flowers, birds….) are portrayed naturally.
The four landscape canvases exhibited are taken from Chinese calendars. The antiperspectiveness, the creation of depth through various levels and the spasmodic attention to detail that denotes traditional oriental representation of space find an original chromatic counterpoint altogether western in the pictorial work created by Murray. The choice of commonplace sources of his subjects shows how Murray also pays attention to the topic of a "commercial" use of stereotypic images that risk standardizing methods of figuration. The young artist from Northern Ireland adds an original and independent voice to the dialogue between Western art and art of the rest of the world, articulating the composition of a possible dialectic between different traditions and representative modalities.
Federico Maddalazzo was born in S. Vito al Tagliamento (PN, Italy) in 1978. He lives and works between Berlin and Pordenone. In 2003 he won the Fondazione Bevilacqua La Masa scholarship; in 2004 he took part in the Fondazione Antonio Ratti X Corso Superiore di Arti Visive (visiting professor Jimmie Durham); in 2006 he won the DAMS award.
In 2004 he presented an impressive site specific project at the Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone in the exhibition "Lavori in corso: Chimera, Griffith, Maddalozzo" edited by Andrea Bruciati.
Darren Murray was born in Antrim (North Ireland) in 1977. He lives and works in Belfast. In 2005, together with other artists, he represents Northern Ireland in the 51st Biennale of Visual Arts in Venice.
In 2004 and 2002 he has two solo shows at Kevin Kavanagh gallery of Dublin.
In 2006 he participates in "Dog have no religion. Artist from Northern Ireland" at Ceco Museum of Fine Arts of Prague.
07
ottobre 2006
Federico Maddalozzo / Darren Murray
Dal 07 ottobre al 02 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
ARTERICAMBI
Verona, Via Leida, 6/A, (Verona)
Verona, Via Leida, 6/A, (Verona)
Vernissage
7 Ottobre 2006, ore 18.30
Autore