L’Apocryphalgallery presenta la mostra Gravitas di Federico Mazza, a cura di Mario Nalli, con il testo critico di Luca Arnaudo, la cui inaugurazione avverrà il 14 aprile 2020 alle ore 19 sul profilo Instagram della stessa galleria. La mostra finirà il 24 aprile 2020 Il lavoro di Federico Mazza parte dalla “Gravità”, una gravità che si fa però leggerezza. Con i suoi carboni descrive un mondo che diventa effimero e persistente. I carboni che utilizza sono sfalci arsi degli ulivi che egli stesso coltiva nella campagna sabina. Dal potere della terra le sue opere si elevano verso universi altri; dalla materialità arrivano agli spazi del cielo, all’altezza delle stelle. L’artista invoglia lo spettatore ad inoltrarsi in una trascendenza fatta di silenzi e comunicazioni silenti. Forma e contenuto diventano un unicum rarefatto. L’ispirazione di Mazza si convoglia in immagini le cui assonanze si trasformano in eco, eco di cui si può sentire la permanenza. Dal testo critico di Luca Arnaudo: “Trattenuto sulla tela dalla più universale e insistente delle forze, la gravità, il peso del fumo nero si fa così nebulose e pianeti, memoria di una terra data e rivelazione di un cielo possibile, gravitando con sorprendente leggerezza.”