FEDERICO MONTESANO
al mimumo MICROMUSOMONZA
Giovedì 6 – mercoledì 26 giugno 2019

Federico Montesano nasce a Monza nel 1990.
Consegue il Diploma di 2° Livello in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e attualmente frequenta l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano.
Parallelamente alla scenografia, ove si muove in ambito teatrale in veste di progettista e realizzatore, sviluppa e approfondisce i propri interessi per le arti visive incentrando il proprio lavoro sull’introspezione e sulla ricerca delle proprie radici, ricevendo apprezzamenti in vari ambiti.
Partecipa con successo a diverse mostre personali e collettive, nazionali e internazionali, e collabora con artisti per la realizzazione di eventi.

“Dissidio interiore”
Istallazione 2019, materiali vari.
Disegno tecnica mista su carta e tela, 100x150cm.

“Dissidio interiore” è un non luogo designato all’introspezione, alla ricerca dell’essenza dell’uomo e, soprattutto, alla riflessione sull’universalità della fragilità umana.
L’essere infastidito dall’effimero di una società definita da Bauman “liquida” mi ha portato ad indagare sul tema della fragilità dell’uomo di oggi indebolito sia dalla mancanza di punti saldi di riferimento sia dall’esigenza di apparire ad ogni costo e attanagliato da una materialità compulsiva definita da Eco “bulimica”.
Ne è scaturita la narrazione di questo spazio immaginario complesso in cui molti sono gli spunti offerti al lettore che esulano dal rigore di un’unica spiegazione.
Immaginazione ed evocazione oltrepassano barriere spazio/temporali e convergono in una lettura sull’essenza dell’uomo, anima e ragione, connotata da un equilibrio variabile, transitorio, afflitto da dissidi interiori, segni del travaglio culturale della nostra epoca.
Quest’ultimo aspetto si rende evidente soprattutto nell’alternarsi dei disegni dei cavalli, a volte capovolti, a volte più marcati, a volte meno, come a rappresentare le difficoltà della ricerca di se stessi, che inevitabilmente implica la necessità anche di bruschi cambi di direzione.
Punto focale dell’istallazione è la gabbia toracica del cavallo, sinonimo di uno stadio embrionale, attorno alla quale prende forma l’uomo con le proprie tensioni, con i propri limiti, ma anche con le proprie virtù: lealtà, coerenza, amore per il bello, ideali, simbiosi con la natura (enfatizzata dal rapporto uomo/cavallo) e, ancora, opposizione alla superficialità, all’arroganza, all’incomunicabilità, al pregiudizio…
L’istallazione, con tutti i suoi componenti, diventa metafora e si cala nel contesto quotidiano per risvegliare nell’uomo la ricerca della propria essenza dell’essere.

Contatti
Email: federicomontesano90@gmail.com
@federicomontesano
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