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Federico Moroni – Pittore
A Santarcangelo di Romagna viene ricordato il noto artista Federico Moroni, a dieci anni dalla scomparsa, con una grande mostra comprendente quasi cento opere per lo più inedite, tra dipinti ad olio, chine colorate, acquarelli e tempere su carta oltre ad alcuni rari piatti e vasi ceramici.
Comunicato stampa
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Verrà inaugurata mercoledì 10 novembre alle ore 18 presso la sala conferenze del Musas, il Museo Storico Archeologico di via della Costa, la mostra “Federico Moroni pittore”. Per l’occasione interverranno il sindaco di Santarcangelo Mauro Morri e l’assessore alla Cultura della Regione Emilia Romagna Massimo Mezzetti, mentre saranno presenti Vincenzina De Girolami Moroni (moglie del Maestro Moroni), l’assessore alla Cultura del Comune di Santarcangelo Simona Lombardini, il presidente dell’Istituto dei Musei Comunali Paolo Foschi, il direttore dell’Istituto dei Musei comunali Mario Turci, il curatore della mostra Orlando Piraccini dell’istituto per i Beni Culturali e Naturali e Artistici della Regione Emilia Romagna.
A Santarcangelo di Romagna viene dunque ricordato il noto artista Federico Moroni, a dieci anni dalla scomparsa, con una grande mostra comprendente quasi cento opere per lo più inedite, tra dipinti ad olio, chine colorate, acquarelli e tempere su carta oltre ad alcuni rari piatti e vasi ceramici.
In particolare l’ampia rassegna di opere pittoriche, iscritte in un arco cronologico che va dalla fine degli anni trenta ai primi anni novanta, costituisce la testimonianza più certa che proprio nella pittura, se come genere si vuole ad essa ancora riconoscere una precisa identità, Moroni ha riposto la sua più segreta e libera anima d’artista.
La rassegna, curata da Silvia Baldini e Orlando Piraccini, ha dunque la pretesa di sollecitare un nuovo e diverso giudizio critico sull’artista santacangiolese, fondato su opere in larga parte sconosciute al grande pubblico e capaci di restituire all’immagine del maestro una struttura ed un peso ben superiori a quella dell’estroso, arguto, amabile, accattivante coloritore di fogli, che così largamente ha goduto, e gode tuttora, di tanto credito presso cultori e collezionisti locali d’arte.
Proprio alla vastissima produzione grafica moroniana è dedicata una sezione della mostra con una rassegna di “tecniche miste” - definizione incongrua, ma largamente usata dallo stesso artista - realizzate con il libero uso di inchiostri colorati, acquarello e tempera acrilica. Completa l’esposizione la presenza di alcuni rari piatti e vasi ceramici, mai prima di oggi esposti al grande pubblico, che testimoniano la molteplicità degli interessi creativi dell’artista, anche in relazione alla sua ben nota e qualificata attività di educatore artistico.
Promossa dall’Amministrazione Comunale, la mostra è realizzata con la collaborazione e consulenza scientifica dell’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
Federico Moroni (Santarcangelo di Romagna 1914 – 2000) ha iniziato a dipingere come autodidatta verso la metà degli anni ’30, continuando poi a contatto con il fervido ambiente artistico santarcangiolese. Ha esordito con una mostra personale al Circolo della Caccia di Bologna nel 1949, qualche tempo dopo aver avviato un’esperienza pedagogica altamente innovativa presso la Scuola Elementare nelle campagne di Bornaccino, dove fu favorita la libertà espressiva del disegno come mezzo educativo infantile. Nel 1954 ha studiato negli Stati Uniti alla Columbia University di New York, specializzandosi nell’arte pittorica infantile. Nel 1964, è stato pubblicato Arte per nulla per l’editore Calderini di Bologna, poi riedito con il titolo Arte per gioco, dove confluisce l’esperienza della scuola del Bornaccino. A questo libro, nel 1967, una giuria presieduta dal poeta Salvatore Quasimodo, ha assegnato il ‘Premio Arezzo’.
Particolarmente intensa è stata l’attività espositiva di Moroni a partire dagli anni ’50 con mostre personali e numerose partecipazioni a rassegne d’arte in Italia ed all’estero. Nell’ultimo periodo sue mostre antologiche sono state allestite a Rimini (Sala delle Colonne, 1989), Cesena (Palazzo del Ridotto, 1990), Pennabilli (Palazzo del Bargello, 1998). Al 1999 risale l‘ultima sua fatica letteraria Ricordi e amnesie (Ravenna, Edizioni del Girasole).
A Santarcangelo di Romagna viene dunque ricordato il noto artista Federico Moroni, a dieci anni dalla scomparsa, con una grande mostra comprendente quasi cento opere per lo più inedite, tra dipinti ad olio, chine colorate, acquarelli e tempere su carta oltre ad alcuni rari piatti e vasi ceramici.
In particolare l’ampia rassegna di opere pittoriche, iscritte in un arco cronologico che va dalla fine degli anni trenta ai primi anni novanta, costituisce la testimonianza più certa che proprio nella pittura, se come genere si vuole ad essa ancora riconoscere una precisa identità, Moroni ha riposto la sua più segreta e libera anima d’artista.
La rassegna, curata da Silvia Baldini e Orlando Piraccini, ha dunque la pretesa di sollecitare un nuovo e diverso giudizio critico sull’artista santacangiolese, fondato su opere in larga parte sconosciute al grande pubblico e capaci di restituire all’immagine del maestro una struttura ed un peso ben superiori a quella dell’estroso, arguto, amabile, accattivante coloritore di fogli, che così largamente ha goduto, e gode tuttora, di tanto credito presso cultori e collezionisti locali d’arte.
Proprio alla vastissima produzione grafica moroniana è dedicata una sezione della mostra con una rassegna di “tecniche miste” - definizione incongrua, ma largamente usata dallo stesso artista - realizzate con il libero uso di inchiostri colorati, acquarello e tempera acrilica. Completa l’esposizione la presenza di alcuni rari piatti e vasi ceramici, mai prima di oggi esposti al grande pubblico, che testimoniano la molteplicità degli interessi creativi dell’artista, anche in relazione alla sua ben nota e qualificata attività di educatore artistico.
Promossa dall’Amministrazione Comunale, la mostra è realizzata con la collaborazione e consulenza scientifica dell’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
Federico Moroni (Santarcangelo di Romagna 1914 – 2000) ha iniziato a dipingere come autodidatta verso la metà degli anni ’30, continuando poi a contatto con il fervido ambiente artistico santarcangiolese. Ha esordito con una mostra personale al Circolo della Caccia di Bologna nel 1949, qualche tempo dopo aver avviato un’esperienza pedagogica altamente innovativa presso la Scuola Elementare nelle campagne di Bornaccino, dove fu favorita la libertà espressiva del disegno come mezzo educativo infantile. Nel 1954 ha studiato negli Stati Uniti alla Columbia University di New York, specializzandosi nell’arte pittorica infantile. Nel 1964, è stato pubblicato Arte per nulla per l’editore Calderini di Bologna, poi riedito con il titolo Arte per gioco, dove confluisce l’esperienza della scuola del Bornaccino. A questo libro, nel 1967, una giuria presieduta dal poeta Salvatore Quasimodo, ha assegnato il ‘Premio Arezzo’.
Particolarmente intensa è stata l’attività espositiva di Moroni a partire dagli anni ’50 con mostre personali e numerose partecipazioni a rassegne d’arte in Italia ed all’estero. Nell’ultimo periodo sue mostre antologiche sono state allestite a Rimini (Sala delle Colonne, 1989), Cesena (Palazzo del Ridotto, 1990), Pennabilli (Palazzo del Bargello, 1998). Al 1999 risale l‘ultima sua fatica letteraria Ricordi e amnesie (Ravenna, Edizioni del Girasole).
10
novembre 2010
Federico Moroni – Pittore
Dal 10 novembre 2010 al 09 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
MUSAS – MUSEO STORICO ARCHEOLOGICO
Santarcangelo Di Romagna, Via Della Costa, 26, (Rimini)
Santarcangelo Di Romagna, Via Della Costa, 26, (Rimini)
Orario di apertura
dal mercoledì al venerdì, ore 15,30-18; sabato e domenica 15,30-19; lunedì e martedì chiuso.
Vernissage
10 Novembre 2010, ore 18 Monte di Pietà e Musas, Sala dei fabbri
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